Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa. (Saranno 17 milioni i turisti che si metteranno in movimento tra il pomeriggio di oggi, 24 aprile, e domenica 5 maggio. A prevederlo un’indagine condotta da Cna Turismo e Commercio sui propri iscritti di tutta Italia che l’ANSA pubblica in anteprima. I turisti che pernotteranno in strutture alberghiere ed extra-alberghiere – secondo la stima – ammonteranno a otto milioni, di cui 2,5 milioni stranieri. Nel complesso i pernottamenti arriveranno a 22 milioni circa.
Il giro d’affari dei due ponti di primavera, che si saldano in uno solo e grande, viene calcolato in otto miliardi di euro. Merito anche di un parziale recupero delle condizioni metereologiche, che avevano fatto temere il peggio proprio in questi giorni fatidici. Le coste, i laghi, i fiumi costituiranno le mete prevalenti degli italiani, città e borghi d’arte degli stranieri. Come seconda opzione, le scelte si invertono. Prodotti dell’artigianato tipico in città e borghi d’arte, abbigliamento nelle località marine, specialità enogastronomiche in campagna e in montagna faranno rispettivamente la parte del leone nello shopping. Non mancherà una crescente propensione al turismo esperienziale, quello dove ci si “sporca le mani” in occupazioni lontane dal quotidiano, in particolare artigianali e agricole, per andare alla riscoperta di una manualità e di una concezione della vita apparentemente “fuori moda”.