Promuovere e valorizzare le attività commerciali, artigianali e dedite alla ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande che costituiscono testimonianza storico culturale del territorio pugliese: con questo obiettivo nasce la Legge Regionale n. 30 del 2021 grazie alla quale oggi si possono contare 792 attività storiche e di tradizione di Puglia. Dopo un primo riconoscimento a 488 negozi storici, botteghe artigiane storiche e locali storici con 30, 40 e 70 anni di attività, la Regione Puglia, dopo apposita istruttoria, inserisce in elenco ulteriori 304 realtà operanti su tutto il territorio regionale.
Si tratta di:
131 negozi storici, vale a dire unità locali che svolgono attività di commercio al dettaglio in sede fissa o all’interno dei mercati su aree pubbliche;
106 botteghe artigiane storiche, unità locali artigianali che svolgono la produzione, la vendita diretta al dettaglio di beni o servizi;
67 locali storici, unità locali esclusivamente o prevalentemente dedite alla ristorazione o alla somministrazione di alimenti e bevande.
Di queste, le attività storiche “Patrimonio di Puglia”, vale a dire con almeno 70 anni di attività, sono complessivamente 26 e le attività storiche con almeno 40 anni di attività sono complessivamente 124. A Bari sono 26 le “nuove” attività storiche: dai Due Ghiottoni alla profumeria Pepe fino a Zema, solo per fare qualche esempio.
Un lavoro costante da parte degli uffici regionali insieme alla rete dei Centri di assistenza tecnica (CAT) e dei Centri di assistenza tecnica per l’artigianato (CATA) che consente di identificare sotto un unico marchio e quindi di promuovere e valorizzare tutte quelle attività che, nonostante le difficoltà, hanno resistito e reso grande la Puglia. L’obiettivo del riconoscimento, che avviene attraverso la partecipazione ad apposito bando, è proprio quello di riconoscere l’importante lavoro svolto da quelle realtà che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale del territorio pugliese e di sostenerle attraverso una serie di iniziative, per esempio premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali, promozione dell’Elenco Regionale nei circuiti turistici, contributi a fondo perduto ai titolari delle attività, agevolazioni per l’accesso al credito, o ancora supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro, supportandole al fine di garantire un passaggio generazionale indispensabile perché la storia di un pezzo di Puglia non vada perduta.
L’istanza di riconoscimento deve essere presentata esclusivamente tramite l’assistenza di un Centro di Assistenza Tecnica (CAT) o di un Centro di Assistenza Tecnica per l’Artigianato (CATA) autorizzato a norma di legge, che provvederà a inoltrarla a mezzo pec all’indirizzo servizio.attivitaeconomiche@pec.rupar.puglia.it