La gara contro il Pisa, avrebbe dovuto rappresentare la partita della svolta, il match da vincere assolutamente per invertire il trend negativo che ormai accompagna la squadra biancorossa da nove gare. Invece, è arrivato il quindicesimo pareggio stagionale (solo Modena e Reggiana hanno fatto peggio con sedici) condito dai soliti ed atavici limiti che contraddistinguono questa squadra da inizio stagione. Dopo l’esonero “guidato” di mister Iachini e l’incitamento da parte della tifoseria organizzata alla vigilia della partita, ci saremmo aspettati un Bari più determinato e voglioso. Purtroppo però, l’approccio alla gara è stato di ben altro tenore con il Pisa che ne ha subito approfittato. Nel dopo partita, mister Giampaolo ha parlato di problemi tattici legati ad un modulo diverso impiegato dai toscani. Tuttavia, nel calciatori scesi in campo, non si è visto quell’ardore che era lecito attendersi. Le cose sono andate leggermente meglio nella ripresa, ma solo un rigore poco “chiaro” realizzato da Puscas (10 e lode per la freddezza), ha consentito ai galletti di portare a casa almeno un punto.
Tra i più criticati durante la gara (anche da qualche compagno di squadra), proprio il rumeno Puscas. Senza dubbio, l’attaccante di proprietà del Genoa non ha brillato sino ad ora ma, negli ultimi tempi, è stata l’unica punta in grado di procurarsi occasioni da rete nel grigiore generale. Ma l’ex centravanti del Pisa si è infortunato in uno scontro di gioco, rimediando una frattura scomposta al 4° metacarpo della mano sinistra e molto probabilmente salterà la delicata trasferta di Cosenza. In accordo con il Genoa, il calciatore verrà sottoposto ad intervento chirurgico. Ma il meglio (o il peggio) di Bari – Pisa è venuto fuori nel dopo gara. Subito dopo il fischio finale, il presidente Luigi De Laurentiis è stato oggetto di insulti da parte di un tifoso. Sicuramente gli animi sono esagitati ed è giusto che la tifoseria esterni il proprio disappunto verso la società, ma sarebbe meglio evitare certi improperi che, paradossalmente, potrebbero rivelarsi controproducenti. Qualche minuto più tardi, ci ha pensato invece il centrocampista Mattia Maita a mettere altra carne sul fuoco con le dichiarazioni post gara: “Questa squadra è stata spesso etichettata come degli scappati di casa, ma non è così. Il Bari è forte e l’ha mostrato contro il Pisa”. Per carità, sicuramente questo non è un organico da sedicesimo posto e se la squadra fosse stata allestita meglio e in tempi più ragionevoli, probabilmente avrebbe avuto qualche punto in più. Ma parlare di “squadra forte”, caro Maita, risulta “leggermente” esagerato, dato che la classifica dice altro. Anche se, negli ultimi 30 anni, si è visto di peggio.
Ma il centrocampista siciliano ha anche commentato l’esonero di Beppe Iachini e l’ha fatto senza troppi giri di parole: “Non è una questione di modulo, ma di risultati. Mentalmente ci hanno distrutto. Se fai solo 2 punti in 8 partite qualcosa che non va c’è. Chiudere in un certo modo le partite è stata una sofferenza”. Parole che lasciano poco spazio all’immaginazione e che, in qualche modo, confermano le dicerie su una presunta “spinta” data dalla squadra verso l’allontanamento dell’allenatore marchigiano. Situazione alquanto paradossale, visto che parliamo del terzo allenatore stagionale. Con sole quattro gare da disputare nella regular season, Maita e compagni, devono ora dimostrare con i fatti di essere veramente “forti” per salvare la categoria, oltre che la faccia.
Foto Ssc Bari