Il Comune di Bari dal primo ottobre al 19 aprile ha incassato un milione e 200 mila euro per la tassa di soggiorno. Soldi che saranno utilizzati, una volta insediato il comitato di indirizzo, per iniziative per migliorare l’accoglienza turistica, offrendo servizi più efficienti anche in termini di pulizia e mobilità. Il nuovo sistema di rendicontazione del Comune permette anche di verificare il flusso di turisti presenti: venerdì 19 aprile ad esempio ne erano stati registrati 2500, molto probabilmente arrivati in città anche per la deejay ten.
Ma qual è il profilo del turista che sceglie Bari? Nessuna grossa distinzione tra famiglie, single e gruppi: la percentuale per ciascuna categoria è pari al 33 per cento. Come fascia d’età prevale quella tra i 30 e i 40 anni. La metà delle presenze è straniera: il 10 per cento proveniente dalla Polonia e il restante diviso equamente tra Germania, Romania, Francia, Ungheria, Bulgaria e Stati Uniti. Il 60 per cento sceglie l’albergo. Dal primo gennaio al 19 aprile a Bari ci sono state 361mila presenze (dato che non corrisponde al numero di turisti ma al numero di notti), con una scelta di pernottamenti tra le due e le tre notti. “Rispetto allo scorso anno – spiega l’assessora al Turismo, Ines Pierucci – i turisti rimangono di più: quest’anno la media è del 2,20 mentre nel 2023 è stata dell’1,80”. Numeri che secondo il Comune sono destinati ad aumentare, considerando che la stagione degli eventi, a cominciare anche dalla sagra di San Nicola, per poi proseguire con i concerti estivi, sta per iniziare.