“Amministro una società di servizi, Armonia Immobiliare srl, sin dal 2018, dunque da prima che fossi eletto al Consiglio regionale. La mia società eroga servizi a diversi clienti, tra cui anche Osmairm. Il conflitto d’interessi non ha nulla a che fare con la mia attività privata, peraltro nella salda considerazione che le cause di incompatibilità rispetto all’incarico politico che ricopro sono regolate da precise norme di legge che definiscono il concetto stesso di legalità e che, per converso, hanno escluso l’esistenza di qualsiasi conflitto d’interessi a me riferibile rispetto alla mia candidatura prima ed elezione dopo”. E’ quanto ribadisce in una nota l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, in riferimento alle notizie di alcuni controlli della guardia di finanza nelle strutture Osmairm, società guidata da sua moglie e sua suocera. Secondo gli articoli pubblicati sulla stampa locale, la Armonia Immobiliare dell’assessore Lopane si occupa dei servizi di cucina e lavanderia del centro di riabilitazione Osmairm che percepisce circa 30 milioni di euro all’anno dalla Regione.
“Da chi – prosegue Lopane – è sollevato oggi questo conflitto? Forse dalla maldicenza interessata di alcuni segnalatori, anonimi o meno, a cui inspiegabilmente si ritiene di attribuire credito senza alcuna verifica? Non è dato francamente neppure comprendere le ragioni per le quali la notizia venga in modo tendenzioso accostata ad altre vicende rispetto alle quali sono assolutamente estraneo: ai legittimi controlli, non perquisizioni e sequestri, dei giorni scorsi della guardia di finanza nelle strutture Osmairm, che non hanno in alcun modo riguardato la mia società di servizi; così come l’indebito accostamento tra la mia attività professionale e pubblica con i fatti di inchiesta e arresti che hanno interessato la recente cronaca giudiziaria di Bari e della nostra regione”. “Non trovo – evidenzia – un nesso plausibile salvo quello di voler indirettamente condizionare scelte politiche da parte di chi è chiamato ad assumerle in un momento delicato”. “Qualora si dovesse presentare la reale circostanza di dover esibire documentazione – conclude – sarò, come sempre, pronto a rispondere nella più assoluta trasparenza e onestà”.