Se è vero che una rondine non fa primavera, vero è anche che qui al sud le rondini si sono viste spesso. Mentre di inverno neanche l’ombra. “E’ stato un anno senza inverno – racconta il climatologo Vitantonio Laricchia. Generalmente qui da noi i mesi più freddi sono gennaio e febbraio e tranne brevissimi episodi di freddo, le temperature sono state ben al di sopra della media per tutto l’inverno”.
Secondo Laricchia, una situazione assolutamente anomala guardando anche indietro negli anni. “La terra non ha potuto riposare”. Le conseguenze del caldo anomalo non si registrano solo sulle piante, ma interessano anche i parassiti. “Essendo rimasti attivi grazie alle temperature miti, infestano più facilmente le colture presenti in campo. Questa alta pressione si traduce in una maggiore capacità degli insetti di sopravvivere e quindi di arrecare danni in primavera”. E poi c’è il problema dell’acqua: i serbatoi sono praticamente a secco perché le piogge lampo, per giunta sporadiche, non sono sufficienti alle necessità della terra. E in merito al caldo anomalo di questo fine settimana, Laricchia sottolinea: “Siamo al di sopra di sei/sette gradi rispetto alla media stagionale. Il caldo proseguirà sino a lunedì poi le temperature subiranno un brusco calo di almeno dieci gradi”.
Insomma, troppo presto per il cambio stagione. “Arriverà – precisa – il maltempo. Da domenica prossima tornerà il bel tempo probabilmente con temperature più contenute”. L’ennesimo sbalzo di temperatura quindi che non farà bene a nessuno. Tanto meno all’agricoltura pugliese.