Non ha lasciato indifferente l’ennesima freddura di Giuseppe Conte a Bari dove prima di fatto ha bloccato le primarie e ieri ha disposto l’uscita dei grillini dalla Giunta Emiliano. Il caso in Puglia? “Io sono sempre stato critico su quel sistema di potere”. Però c’è una “grande ipocrisia di fondo: i 5 Stelle lì dentro ci stavano. L’unico obiettivo che ha Conte è quello di disintegrare il Pd in modo da essere lui il capo della coalizione”. Lo dice il leader di Azione Carlo Calenda, a Radio 24. “Io penso che il Pd dovrebbe sfruttare questi cinque anni per mandarli a quel paese”, aggiunge. “Pizzarotti è il meno M5s di chiunque altro. Ha riconosciuto i suoi errori”, sottolinea Calenda, rispondendo in merito alla candidatura in lista dell’ex M5s Federico Pizzarotti.
“Giuseppe Conte fa il suo mestiere: il populista. E il populista cerca sempre di gettare discredito sull’avversario, anche se è un alleato”. A dirlo è Ettore Rosato, vicesegretario di Azione, in un’intervista a QN in merito allo strappo del M5s in Puglia. “A Conte – aggiunge – non interessa né Bari né la Puglia: ha in testa solo le elezioni europee e ciò che gli può far prendere voti. In questa vicenda, ha visto la vulnerabilità di un Pd frastornato e senza linea politica, e ci si è buttato sopra, trovando ahimè un bersaglio facile”. Per Rosato “il Pd è il primo partito dell’opposizione. Dovrebbe provare qualche volta a non farsi dettare la linea dai Cinquestelle. Elly Schlein – dice – verrà assorbita dal Movimento se non si deciderà a lanciare qualche segnale di autonomia, che in politica è anche un segno di dignità”.