Undici punti per raccontare ai candidati sindaco delle prossime comunali a Bari, ma anche al sindaco che verrà dopo Antonio Decaro, le criticità e le necessità relative al settore della ristorazione. È quanto contenuto in una “lettera” scritta dall’Unione Ristoratori di Bari nella quale si chiede un confronto relativo al settore. Dall’istituzione di un tavolo, sino al regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, ma anche programmazione di eventi, più controlli per via dell’escalation di furti e casi di violenza: questi alcuni dei punti affrontati.
Il punto uno riguarda l’istituzione di un tavolo di confronto permanente tra rappresentanti del settore Horeca eletti attraverso autonome modalità di nomina e rappresentanti del governo cittadino interessati per competenza (risorse finanziarie, infrastrutture, commercio, cultura, ambiente). “Il tavolo – spiegano – ha lo scopo di segnalare le criticità da parte di noi operatori che viviamo quotidianamente il rapporto con il territorio, suggerire attraverso il confronto interventi tesi a valorizzare il ruolo del settore nel tessuto cittadino. La frequenza degli incontri del tavolo di confronto dovrà essere mensile. Il tavolo in nessun modo vuole sostituire o sovrapporsi al normale dialogo dell amministrazione comunale con le categorie sindacali. Il punto due prevede invece “la discussione ed approvazione di un nuovo regolamento cittadino per l’occupazione di suolo pubblico che veda compartecipi rappresentanti eletti “dal basso” del nostro settore”. Nel tre si fa riferimento all’organizzazione di eventi culturali.
“Una programmazione di eventi culturali che prediliga gli spazi all aperto (piazze, spazi pedonali) favorendo una loro fruibilità più popolare – evidenziano – favorirebbe una crescita culturale collettiva e promuoverebbe dal punto di vista attrattivo e commerciale i luoghi degli eventi promossi anche nei quartieri più periferici. Nessun ostacolo con questo alla normale programmazione dell assessorato alla cultura”. Nel punto quattro invece i ristoratori chiedono di “ridiscutere quanto previsto per il nostro settore dal Documento Strategico Del Commercio in merito alla liberalizzazione delle nuove aperture nell ottica di un contingentamento del numero per quartieri, così come avvenuto in passato”.
Al punto cinque si chiede invece l’apertura in accordo con l’autorità portuale degli spazi all interno dell area portuale antistanti il monastero di Santa Scolastica rendendoli area parcheggio contribuendo a decongestionare dal traffico il centro cittadino e sopperire alla cronica mancanza di parcheggi. Si tratta di spazi molto grandi, molto poco utilizzati che verrebbero restituiti ad una funzione di utilità sociale”. Al punto sei invece si chiede di “avviare campagne di sensibilizzazione e informazione sulla differenziata e sul rispetto dei luoghi che si frequentano. Queste campagne devono andare di pari passo con la dotazione soprattutto nei luoghi di maggiore frequentazione di contenitori in numero sufficiente ad assorbire la mole di rifiuti prodotta . Non si può pensare di educare se non ci si dota degli strumenti per farlo. Bisogna anche concordare un piano per il conferimento della differenziata prodotta dalle attività commerciali che superi l attuale grande difficoltà nel conferimento e la conseguente sistematica tracimazione degli attuali cassonetti, inaccettabile dal punto di vista igienico e turistico”.
Il punto numero sette invece riguarda i trasporti, in particolare i taxi e i bus. I ristoratori chiedono infatti un “potenziamento del numero di taxi disponibili nella stagione estiva e dei servizi pubblici, istituzione di nuove aree taxi nei luoghi di maggiore affollamento, necessità di calmierare i prezzi delle corse taxi con l obiettivo di aumentarne la frequenza e decongestionare il traffico, maggiore e più efficace pubblicità sul servizio e sui vantaggi dei park & ride”. Non mancano riferimenti relativi agli atti di violenza. “In considerazione dell’aumento degli episodi di violenza in città e dell’aumento del numero di furti nelle attività soprattutto nelle ore notturne – si legge nel punto 8 – chiediamo di potenziare il servizio di sicurezza e controllo del territorio e verificare attraverso modalità sul Web la creazione di una sorta di centrale operativa e di pronto intervento a cui far afferire le attività”. Al punto nove, si legge: “Far conoscere nel merito a tutte le attività e rendere operativi i DUC( distretti urbani del commercio) già funzionanti e di fondamentale importanza da tempo in molte città del nord nella direzione di aiuto al commercio urbano e di ripopolamento e rinascita delle zone meno frequentate della città”. Infine, il punto 10 riguarda la possibilità di “concordare una politica e degli interventi conseguenti finalizzati a risolvere il problema della carenza di manodopera qualificata nel nostro settore” mentre il undici, quella di “estendere anche ad altri codici Ateco i benefici di occupazione di suolo pubblico con contemporaneo abbassamento dei livelli di tassazione”.
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