Il vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, ha presentato una richiesta di audizione in Terza Commissione per audire il presidente Emiliano e l’assessore alla Sanità, Palese, al fine di risolvere i problemi dei pazienti affetti dalla celiachia, classificata come una malattia rara, che comporta disagi di varia natura.
“Da diversi anni -la Regione Puglia ha dematerializzato i buoni acquisto Asl per le persone affette da celiachia – spiega Perrini che prosegue – Quindi, al posto dei buoni cartacei, da ritirare periodicamente agli sportelli delle Asl pugliesi, i celiaci acquistano i loro prodotti gluten free muniti soltanto della tessera sanitaria e di un codice pin, rilasciato dall’azienda sanitaria locale, come già avviene in altre regioni italiane. Al resto, il sistema informativo regionale “Edotto”, rileva gli esercizi convenzionati (farmacie, negozi specializzati, supermercati) che registrano i consumi e aggiornano la quota di rimborso degli assistiti. I quali, così, non saranno più costretti a spendere i buoni cartacei (del valore complessivo mensile di circa 140 euro per gli uomini 99 euro per le donne adulte. Per i bambini fino ai 10 anni questo contributo è inferiore) in un’unica soluzione, ma potranno effettuare più acquisti fino all’esaurimento della somma”.
“I rivenditori, da un lato, si vedono semplificata la rendicontazione e la contabilità dei rimborsi, ma dall’altro, numerose famiglie nelle scorse settimane hanno segnalato al sottoscritto l’impossibilità di acquistare i prodotti a causa dei rincari. La corsa dell’inflazione a cui stiamo assistendo – aggiunge Perrini – ha inciso profondamente sul carrello della spesa delle famiglie monoreddito. Considerato che ogni Regione può determinare in autonomia modalità e tempi dell’erogazione dei buoni spesa, ho protocollato una richiesta di audizione al fine di rivedere i tetti di spesa per il contributo economico che viene erogato ai pazienti celiaci, per aiutarli a coprire i costi dei prodotti alimentari speciali senza glutine, notoriamente più costosi dei corrispondenti prodotti con glutine. Ho chiesto inoltre che venga allineato tra i sessi il valore dei buoni per l’acquisto di prodotti specificamente formulati per celiaci. Se non si ripristina l’importo del bonus, il rischio è che il celiaco sia costretto a seguire la stessa dieta per tutto l’anno, se non per tutta la vita. Per i celiaci in questa situazione è demoralizzante che una Regione come la Puglia, che a parole si definisce sempre al fianco dei più deboli, stia temporeggiando oltremodo”, conclude Perrini.