Da una parte i murales, pieni di arte e colori, dall’altra il degrado, ma anche tanta sporcizia, strade dissestate e assenza di servizi. Siamo a Bari, in particolare nel Municipio 3, nel quartiere San Paolo, dove, evidenziano i cittadini “si pensa solo ad abbellire, senza intervenire su questioni importanti, come ad esempio migliorare la sicurezza e incrementare i servizi”. Ma andiamo per gradi.
Lo scorso 29 marzo, la ripartizione Culture e Turismo, ha reso noto che, in seguito all’esito dell’avviso pubblico “Arte Urbana”, sulle facciate di alcuni palazzi, saranno realizzati nuovi murales. Il progetto, SanPArt, è stato presentato dalla società cooperativa DOC Creativity, sarà diviso in diverse fasi che hanno come obiettivo quello di coinvolgere i cittadini “restituendo bellezza e dignità ad aree degradate e contribuendo a sviluppare un nuovo senso di comunità” e avrà un costo di 200mila euro. Fino a qui tutto bene, se non fosse per il fatto che, anche questa volta, esattamente così come accaduto nell’ambito del precedente progetto che ha visto realizzare già diversi murales in passato, alcuni cittadini proprio non ne vogliono sapere. Al centro delle polemiche la possibilità che questo progetto possa “ancora una volta” allontanare dai problemi reali del quartiere.
Dalla scarsa sicurezza, all’assenza di servizi, sino alle strade dissestate, ma non solo, anche degrado, baby gang, rifiuti ovunque, luoghi abbandonati, assenza di spazi per bimbi, cani e anziani e infine l’annoso problema dei cattivi odori. Sono solo alcune delle problematiche che, secondo alcuni residenti, dovrebbero essere risolte prima di “abbellire” il quartiere e far sentire parte di una comunità i cittadini. “Chi vive nel quartiere sa benissimo che non basterà un murales su un palazzo per renderlo migliore – spiega una cittadina – provano ad addolcire la pillola, ma la verità è che mancano tante cose. Camminare il pomeriggio o la sera fa paura, con mia figlia non posso permettermi di passeggiare serena, gli spazi per i bimbi sono degradati e in estate dobbiamo sempre restare con le finestre chiuse. A cosa servono questi murales? Risolvono qualche problema? No. E allora spendessero quei soldi per qualcosa di utile” – conclude. Parole a cui fanno eco quelle di un altro cittadino.
“Basta farsi un giro nelle vicinanze dei murales già realizzati per comprendere che c’è degrado ovunque e l’arte non cancella i problemi – ha evidenziato – le strade sono piene di buche, andare in bici è impossibile. Appena sotto questi murales ci sono rifiuti ovunque. E non dimentichiamoci dei cinghiali, per carità, non solo loro il problema, ma il fatto che oltre ad avere paura delle baby gang e di chi incute terrore, non possiamo neanche portare a spasso sereni i nostri cani. Questo quartiere è invivibile, non c’è nulla. Non abbiamo bisogno di murales, abbiamo bisogno di questo, ma anche di tanto altro. Degrado, spaccio e malavita non spariranno per magia. Abbiamo bisogno di più controlli e più presenza delle istituzioni e magari più servizi per i bambini ma anche per gli adulti” – ha concluso.
Foto Facebook