Dopo il pareggio a reti inviolate tra Ascoli e Venezia, il Bari resta con un margine di soli 3 punti dalla retrocessione diretta, ma in piena zona playout e con un calendario per nulla semplice a partire dal prossimo impegno contro il Como degli Hartono: una partita dalle varie sfumature e che racchiude tanti rimpianti per i tifosi baresi.
La formazione lariana, occupa attualmente il secondo posto in solitaria con la serie A diretta nel mirino. Dall’altra parte c’è il Bari che sta lentamente ed inesorabilmente colando a picco verso la serie C. La società comasca è di proprietà dei fratelli Hartono che, secondo la classifica stilata da Forbes sui miliardari mondiali, rientrano tra i 10 uomini più ricchi al mondo che hanno investito nello sport con un patrimonio stimato pari a 26,5 miliardi di dollari (71ª posizione a livello globale). Robert e Michael Hartono si collocano anche in cima alla speciale classifica dei proprietari più ricchi del calcio italiano. Al secondo posto c’è il patron della Fiorentina, Rocco Commisso, con un patrimonio stimato di 8 miliardi di dollari, quindi ben lontano dalle cifre ‘montre’ del duo indonesiano del Como.
Dopo un avvio di gestione non certo faraonica, gli Hartono hanno deciso di fare sul serio in questo campionato, allestendo una squadra altamente competitiva con la ciliegina Gabriel Strefezza, strappato alla concorrenza per 5 milioni di euro nel mercato di gennaio. Ma i soldi bisogna anche saperli spendere, affidandosi a gente competente. E, anche da questo punto di vista, in riva al lago ci hanno saputo fare, puntando su un giovane e competente direttore sportivo, quale Carlalberto Ludi che può anche contare su un’organizzazione societaria di prim’ordine.
A Bari, invece, i De Laurentiis fautori della spending review, hanno costruito una squadra “low cost” per giunta assemblata in ritardo dal Ds Ciro Polito. Polito che, dopo aver fatto grandi cose nelle precedenti stagioni, ha inanellato una serie di errori che hanno contribuito a far sprofondare i biancorossi nei bassifondi della classifica di serie B. E pensare che, i fratelli Hartono, erano tra i vari imprenditori interessati al Bari nel 2018, ma la loro candidatura non venne prese in considerazione. Secondo il sindaco di Bari, Antonio Decaro, la loro candidatura non venne presa in esame in quanto, al posto dell’offerta e della documentazione richiesta, giunse una brochure pubblicitaria di una sigaretta elettronica e di un canale sportivo. Insomma non quello che era stato richiesto e che, invece, presentarono gli altri pretendenti al titolo sportivo biancorosso.
Per carità, tutto sacrosanto. Ma sarebbe bastato veramente poco per risalire a questi imprenditori indonesiani e capire quale enorme occasione stava transitando dalle parti del capoluogo pugliese: quel sogno tante volte cullato dai tifosi baresi d’avere una proprietà ricca e ambiziosa che avrebbe dato una spinta clamorosa non solo alla squadra di calcio. Ma indietro non è possibile tornare e bisogna focalizzarsi sull’immediato futuro: c’è una squadra che sta velocemente sprofondando verso la serie C con una proprietà silenziosa e una dirigenza che fa fatica a comprendere quanto il baratro sia vicino, continuando a parlare di playoff e di miglioramenti.
Invece, la realtà nuda e cruda ci dice che, al momento, il Bari ha un piede in serie C. Un ritorno nella terza serie italiana, rappresenterebbe un disastro non solo per i tifosi, ma anche per gli stessi De Laurentiis: difficilmente i tanti sponsor che affiancano la società biancorossa continuerebbero a supportare gli imprenditori romani anche in terza serie. Per non parlare dell’inevitabile “fuga” di tifosi che farebbe ripiombare il club negli anni più bui. Ma non tralasciamo l’aspetto tecnico, con una squadra che andrebbe completamente rifondata senza avere la minima certezza di una pronta risalita perchè, la serie C, è meno scontata e molto più dura rispetto alle prime due competizioni nazionali. La speranza è che mister Iachini e la squadra riescano ad invertirela rotta, magari sostenuti dalla Dea bendata che non ha sicuramente avuto un occhio di riguardo nei confronti dei colori biancorossi in questa travagliata stagione.
Foto Ssc Bari