Il centrosinistra si spacca. Ieri il gelo tra la segretaria del Pd, Schlein, e il presidente dei Cinque Stelle, Conte, era evidente. Dal palco la Schlein ha risposto a muso duro alla decisione di Conte e di Michele Laforgia di non partecipare alle primarie organizzate per domani, 7 aprile. “Io sono qui con voi perché a differenza di altri, io mantengo la parola data. E mi dispiace per la decisione presa ieri da Giuseppe Conte, unilateralmente, ha deciso senza cercare una soluzione perché così aiuta la destra”. ” Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio”, ha scritto in serata Giuseppe Conte su Facebook.
E oggi arriva l’appello all’unità di Nichi Vendola. “Abbiamo il dovere di difendere l’eredità preziosa della ‘primavera pugliese’, la storia del grande cambiamento che in un ventennio ha trasformato il volto di Bari e della regione. Per questo è una follia correre divisi alle prossime amministrative e spero di cuore che prevalga in tutti la saggezza e il senso di responsabilità”. Così, a Repubblica, il presidente di Sinistra Italiana Nichi Vendola.
“Ma non basta l’unità della coalizione – dice ancora – occorre espellere dal nostro campo le tossine della malapolitica e del trasformismo. Occorre essere impietosi con noi stessi e fare pulizia in ogni spigolo di opacità e di sporcizia”. “Abbiamo le carte in regola per tornare a vincere – dice ancora – ma a condizione di colpire chirurgicamente il male che ha lambito il nostro campo, e di recidere le reti di un consenso malato, clientelare, estorto nella suburra del voto di scambio. Il campo deve essere largo ma non larghissimo, deve essere giusto e profumare di buona politica”. “Io per primo ho proposto Laforgia – prosegue – Ma non è mai stata una proposta di parte o di rottura col Pd: al contrario. Anche Leccese è una personalità di tutto rispetto, competente e perbene: spero che insieme sapranno portarci fuori da questa crisi”.