Sandro Cataldo, marito dell’ex assessora regionale Anita Maurodinoia, e principale indagato nell’inchiesta barese sul presunto voto di scambio, sapeva di essere intercettato e aveva adottato degli accorgimenti per evitare l’ascolto della polizia giudiziaria. E’ quanto emerge nell’ordinanza di custodia cautelare che ieri ha portato all’arresto di otto persone, tra le quali proprio Cataldo. I carabinieri, annota il gip, “riscontrano un palese atteggiamento guardingo e particolarmente accorto di Cataldo, soprattutto in riferimento all’utilizzo dei telefoni cellulari”. Difatti “pur intrattenendo un notevole flusso di contatti e comunicazioni telefoniche, raramente si è addentrato in argomentazioni di carattere “professionale”, a maggior ragione se legate a temi di particolare interesse personale, limitandosi quasi esclusivamente a fissare appuntamenti di persona per trattare le questioni, evidentemente anche di carattere politico, delle quali ritemeva opportuno non discutere a distanza, tantomeno per telefono. Tale atteggiamento – sostiene il gip – ha indotto gli investigatori a ritenere che lo stesso avesse quasi la consapevolezza di essere intercettato”.
Arresti a Bari, il gip: “Cataldo sapeva di essere intercettato”
I carabinieri, annota il gip, "riscontrano un palese atteggiamento guardingo"
Pubblicato da: redazione | Ven, 5 Aprile 2024 - 12:17
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