È una piazza gremita quella che accoglie oggi il comizio di Michele Laforgia, affiancato dal leader del M5S Conte. Tante le bandiere che sventolano in piazza, tra queste anche quelle del PD. Il monito è lo stesso già confermato da Conte, fermare le primarie, che nelle condizioni in cui riversa la città, alle prese con un’inchiesta sul voto di scambio, sembrano “impossibili”.
“Oggi – ha detto Laforgia – conferma tutte le nostre preoccupazioni ed è una condizione in più per rilanciare la coalizione che deve guidare Bari e anche questa candidatura. Le primarie a Bari non si possono fare, soprattutto in queste condizioni. Ci sono due indagini della magistratura aperte sul voto. Credo che sia evidente che nel giro di due o tre giorni, non siamo in grado di garantire le condizioni di sicurezza per l’esercizio del voto. Lo dico naturalmente sottolineando che i candidati sono tutti, naturalmente anche l’altro candidato Vito Leccese, esenti da ogni tipo di sospetto. È il meccanismo che si è innescato che è un meccanismo pericoloso che dobbiamo sventare” – ha concluso. Sulla vicenda, evidenzia, si è già confrontato con Vito Leccese, in corsa anche lui per le primarie.
“Sono candidato, non so quello che farà il Pd di certo stasera sono più candidato di ieri – ha continuato Laforgia – Spero che nei prossimi giorni si possa trovare l’unità di tutta la coalizione, come noi tentiamo di fare da un anno – ha detto ancora – Come ho detto più volte io in questo periodo ho fatto molti passi in avanti, sono disponibile a fare altri passi in avanti. Oggi non ci sono le condizioni per fare un passo indietro, quello che è accaduto ci spinge a fare molti più passi in avanti”.