Nell’Aula della Camera è stato approvato con 172 si, 46 no e 65 astenuti il testo unificato delle proposte di legge che puntano a dichiarare ‘monumento nazionale’ i teatri italiani e in elenco ci sono anche il Petruzzelli e il Piccinni di Bari. Il provvedimento, che contiene un elenco di 408 teatri ed è stato sostanzialmente riscritto con due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone, passa ora al Senato.
Nel testo appena approvato, oltre ad un nuovo elenco di 408 teatri (rispetto ai 46 originari), che meriterebbero il riconoscimento di ‘monumento nazionale’, si prevede che possano comunque essere dichiarati tali, “i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni” o quelli “la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico”. Hanno diritto al riconoscimento anche quei teatri “il cui edificio” sia stato riconosciuto di “interesse culturale”. Con i due maxi-emendamenti presentati dalla Commissione Cultura della Camera, presieduta da Federico Mollicone, è stata invece soppressa la parte del testo con la quale si prevedeva che, “entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge” intervenisse un “Regolamento adottato con decreto del ministro della Cultura” per stabilire i criteri e la procedura “per il conferimento della qualifica di monumento nazionale ad altri teatri storici”. Dall’attuazione di questa legge “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Le varie amministrazioni competenti “vi provvedono nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”.