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Immobili: le nuove costruzioni costano troppo. E calano le vendite

Nel 2023 le compravendite di immobili di nuova costruzione sono scese del 19,6% rispetto al 2022

Pubblicato da: redazione | Mar, 26 Marzo 2024 - 12:13

In base all’analisi condotta dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa l’interesse per le nuove costruzioni è ancora molto elevato tra i potenziali acquirenti, l’attenzione alla qualità costruttiva degli immobili è sempre più accentuata e lo sarà ancora di più alla luce della direttiva “Casa Green”.

L’aumento dei costi di costruzione, sperimentato negli ultimi anni, ha portato a un maggiore interesse per le soluzioni usate in buono stato o ristrutturate che non necessitano di importanti interventi di riqualificazione.

Gli ultimi dati Ance hanno messo in evidenza che i costi di costruzione stanno diminuendo, ma non si sono ancora portati a livelli pre-pandemia. Questo ha causato un rallentamento degli interventi di sviluppo edilizio perché i costruttori preferiscono non scaricare i maggiori costi sul prezzo finale della casa per non compromettere la marginalità dell’operazione. Per questo motivo le nuove costruzioni sono state ultimate con più facilità nelle grandi città, dove i prezzi più elevati possono essere facilmente assorbiti.

Lato acquirenti c’è una maggiore prudenza rispetto all’acquisto del nuovo, anche in seguito al rialzo dei tassi di interesse che ne ha ridotto in modo significativo la capacità di spesa. Il risultato è stato nel 2023 un calo delle compravendite di immobili di nuova costruzione del 19,6% rispetto al 2022.

Nelle grandi città i valori del nuovo registrano un incremento dello 0,6 %, un tasso di crescita decisamente più contenuto rispetto ai due semestri precedenti. Spicca Napoli con un aumento dei prezzi del + 2,6%, seguita da Verona con +1,4%. Nei capoluoghi di provincia c’è un aumento medio dello 0,9%, nell’hinterland delle grandi città si segnala un +0,7%, con una menzione particolare per l’hinterland di Verona che fa +2,2%.

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