Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Daughter” – Beyoncé
“Cowboy Carter” non è solo il nuovo album della celebre diva Beyoncé, ma, per noi, è anche un tributo all’Italia.
L’album, uscito nella scorsa notte, è un omaggio al country, soprattutto per quanto riguarda la prima metà del disco ed è costato diverse critiche all’artista. “Le critiche che ho dovuto affrontare quando ho iniziato a dedicarmi a questo genere mi hanno costretta a superare i limiti che mi erano stati imposti. Ho sfidato me stessa e ho preso il mio tempo per fondere tra loro i generi. Spero che possiate sentire il mio cuore e la mia anima, tutta la passione che ho riversato in ogni dettaglio. Questo non è un album country: questo è un album di Beyoncé”.
Beyoncé è da sempre un mix di energia e potenza dalle mille sfaccettature e lo ha rivelato al suo pubblico anche questa volta. Nella seconda parte del disco, infatti, nel brano “Daughter”, l’artista interpreta alcune parti di “Caro mio ben”, una composizione melodica sia vocale che strumentale, una breve aria da camera composta nel Settecento.
Ancora oggi non è possibile attribuire una paternità certa a quest’area, ma l’idea più quotata è che sia stata composta da Tommaso Giordani, musicista nato a Napoli tra il 1730 e il 1733 e che fin da subito abbia goduto dell’ammirazione di cantanti professionisti.
Beyoncé non è la prima ad aver interpretato questa chicca d’autore. Nel 1988, Sting, aveva cantato il motivo di Giordani durante un concerto in Toscana e Mina l’aveva interpretato nell’album “Sulla tua bocca lo dirò” del 2009, ma ci sono anche interpretazioni di Pavarotti e Cecilia Bartoli.
L’Italia è quindi cara alla Queen B, che, per annunciare infatti l’uscita di questo nuovo album, ha deciso di proiettarne la copertina sul Colosseo.
Ancora una volta chapeau a questa grande artista texana, capace di sorprenderci e incantarci con la sua voce e il suo variegato, complesso e sperimentale lavoro musicale.