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Fantini: “Tra Modena e Bari potrebbe vincere la paura. Su Caffaro…”

Il 'doppio ex' ha presentato la gara tra Modena e Bari e ricordato l'ex compagno di squadra

Pubblicato da: Nicola Lucarelli | Gio, 28 Marzo 2024 - 17:32

Ultimi giorni di preparazione per il Bari in vista del ritorno in campo fissato per il lunedì di Pasquetta contro il Modena, la prima di otto finali che attendono gli uomini di Iachini. La squadra allenata da Paolo Bianco occupa attualmente la tredicesima posizione in classifica con 3 punti di vantaggio sui galletti. Per affrontare i vari temi di questo match e del campionato, abbiamo interpellato un doppio ex di Modena e Bari, vale a dire Bruno Fantini che si è concesso a un’intervista in esclusiva ai microfoni di Borderline24.com.

Bruno Fantini, una vita tra i pali prima come portiere, poi come preparatore…

“Rappresenta un bel periodo della mia vita con dei bei ricordi”.

Ora dove vive e di cosa si occupa?

“Vivo a Gorizia, la mia città d’origine. Non mi occupo più di calcio ma coltivo le mie passioni come la lettura e i viaggi”.

Per lei tanti campionati di B, ma anche una storica presenza in serie A con la maglia della Lazio nel campionato 78/79…

“Quel giorno si disputava Lazio Fiorentina e io entrai in campo sul 4-0 per i biancocelesti al posto di Massimo Cacciatori. Si giocava all’Olimpico, fu un’emozione fortissima”.

Che tipo di portiere era Bruno Fantini? Quali i suoi punti di forza?

“Non avevo particolari punti di forza o punti deboli: ero abbastanza equilibrato. Non ero molto bravo con i piedi, ma in quel periodo, li usavamo poco”.
In questi ultimi anni stanno venendo fuori tanti giovani e talentuosi portieri italiani”.

Quali i migliori secondo lei?

“Donnarumma, Meret e Vicario su tutti. Poi mi parlano molto bene di Elia Caprile che voi conoscete molto bene”.

Nel prossimo turno di campionato si affronteranno Modena e Bari. A Modena lei ha giocato dal 1976 al 1978 e dal 1979 al 1980 per un totale di 46 presenze. Ma nel club emiliano ha anche lavorato come preparatore dei portieri…
“Il Modena è il club che mi ha lanciato nel calcio che conta. Provenivo dal Gorizia in IV serie e, dopo un periodo nella formazione Primavera, ho esordito in serie B con gli emiliani”.

A Bari è giunto nel 1981 e ci è rimasto sino al 1983 per un totale di 56 presenze. Come valuta la sua parentesi barese?

“A Bari ho vissuto un periodo splendido. Nonostante siano passati tanti anni, il ricordo è ancora vivo. C’era un gruppo fantastico: il Bari dei baresi con Catuzzi in panchina. Ricordo il mio esordio con la maglia biancorossa a Verona, gara che terminò 3-3. L’unico rammarico resta quello di non aver ottenuto la promozione: non oso immaginare cosa sarebbe accaduto in città se fossimo andati in serie A”.

Del Bari di Catuzzi si è detto praticamente tutto, ma perché i risultati non furono del tutto dalla parte del tecnico Emiliano?

“Catuzzi è stato un pioniere del calcio a zona. Anche a distanza di anni, molti si sono ispirati a lui: ricordo le “battaglie” contro il Varese di Fascetti. In effetti non riuscì a raccogliere quello che meritava, probabilmente perché non ha mai allenato una squadra forte che potesse esprimere al meglio il suo credo calcistico”.

Tra i suoi compagni, anche Gianni Caffaro, scomparso pochi giorni fa. Come vogliamo ricordarlo?

“Mi piange il cuore. Sapevo che non stava benissimo, ma quando mi è giunta la notizia è stata dura da accettare. Anche in questo momento, non vi nascondo una certa emozione. Gianni era un tipo taciturno che non creava problemi: nonostante fossimo rivali, non ci sono mai state cattiverie o invidie tra noi: eravamo compagni di ruolo”.

E veniamo al Bari dei giorni nostri: dalla serie A sfiorata lo scorso anno all’incubo retrocessione: c’è da aver paura?

“Spero e mi auguro di no. Hanno cercato di confermarsi in questo campionato, ma una stagione non è mai come l’altra. Se hanno cambiato tre allenatori è evidente che ci siano dei problemi. Sicuramente la posizione di classifica attuale mette un pò d’agitazione, ma mi fido di Beppe Iachini: se tocca le corde giuste può riuscire a far risalire la squadra, anche se l’ambiente in questo momento è abbastanza caldo”.

Lunedì si giocherà Modena Bari, che partita di aspetta?
“Potrebbe vincere la paura di non perdere. Anche il Modena, dopo un buon inizio, ha avuto un calo. Il campionato di serie B è imprevedibile”.

 

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