“Sii felice, sei a Bari”. Sarà questo il pensiero dei tanti turisti che arrivano ormai in città. Numeri alla mano e non da quest’anno, Bari ne accoglie tanti. Ed è pronta? Per qualcuno ‘è nata pronta’. Per altri da fare ce n’è e non poco. Negli ultimi tre mesi oltre 104mila turisti sono arrivati in città. Ma qual è la Bari che incontrano, dal punto di vista dei servizi offerti? Cosa c’è dietro i vicoli del centro storico e il lungomare tra i più fotografati di Italia? Basta passeggiare per Bari Vecchia per rendersi conto di tutto quello che c’è da fare per rendere davvero Bari una città turistica.
I vicoli sono pulitissimi. Si sente odore di detersivo. Questo, ad onor del vero, è merito delle signore che ci abitano. La mattina, alla prima ora, acqua e varichina e via con lo ‘schiduino’. Che nel gergo altro non è che una mazzo con la spatola. “Perché siamo noi a pulirli ogni giorno…altrimenti”, raccontano le signore di Bari Vecchia. Ma mentre si passeggia bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi. Ci sono tombini affossati e chianche a pezzi. “Sapete quanti anziani e turisti inciampano?”, ci racconta un commerciante. Ed è facile immaginarlo. La manutenzione è concetto difficile da praticare. E questo purtroppo è un dato: lo dicono le piazze e i giardini inaugurati e abbandonati al buon senso e alla civiltà dei baresi che non passeranno alla storia né per buon senso. Tantomeno per civiltà. e poi ci sono i servizi. Bagni pubblici? Troppo pochi mentre si moltiplicano i bar che con tanto di cartello avvisano che i servizi sono a disposizione solo dei “clienti”. In altre parole se non consumi non puoi accedervi.
Di mattina nel centro storico ci sono soprattutto turisti. Ma l’infopoint di piazza del Ferrarese è aperto solo tre ore al giorno, come si legge sul cartello: dalle 10 alle 13. Di pomeriggio….i turisti non ci sono?
Per una Bari davvero turistica bisogna andare oltre le “cartoline”.