Nella giornata di ieri, 25 marzo, il centrodestra ha posto 10 domande al sindaco Antonio Decaro. Una undicesima sui suoi rapporti con i Capriati è stata aggiunta in seguito. Ecco quali:
1) Perché non si è mai reso conto, eseguendo il controllo analogo previsto per legge, di quello che accadeva nella sua municipalizzata Amtab, dove i clan controllavano assunzioni e addirittura introiti dei parcheggi?
2) Perché non ha mai voluto discutere in aula la disastrosa e grave situazione dell’Amtab, ignorando le denunce fatte in consiglio comunale in questi anni dal centrodestra, l’ultima tre mesi fa?
3) Perché ha consentito che il 27 febbraio scorso, un giorno dopo gli arresti, molti consiglieri della sua maggioranza uscissero dall’aula durante l’intervento di un consigliere della sua parte politica che parlava del caso Amtab?
4) Perché non ha reso noto ai consiglieri comunali e alla città la relazione del presidente dimissionario Amtab, Persichella, sulla disastrosa precedente gestione della municipalizzata da parte di un uomo scelto da lei, il sig. Vulcano, nonchè sui 700mila euro spesi nel 2022 per il massiccio ricorso alle assunzioni interinali all’Amtab?
5) Perché non racconta alla gente il motivo delle dimissioni continue nel management dell’Amtab negli ultimi 8 mesi e continua e continua a fare riferimento a procedure utilizzate nel passato, mentre le assunzioni malavitose risultano eseguite dal 2018 in poi, con un management scelto esclusivamente da lei in qualità di legale rappresentante del Comune, socio unico dell’Amtab?
6) Perché non accoglie l’invito del centrodestra e si impegna a far convocare una seduta monotematica del consiglio comunale e discutere del blitz con 130 arresti?
7) Perchè negli ultimi 8 anni da quando è Presidente Anci, non ha mai fatto alcuna obiezione sui 137 accessi disposti dal Viminale e invece ha qualificato come atto di guerra quello che ha riguardato Bari?
8) Perchè continua a sfuggire ai confronti preferendo i monologhi davanti a un telefonino o fornendo risposte preconfezionate?
9) Perché rinnega ogni rapporto di conoscenza con Maria Carmen Lorusso quando l’ha nominata presidente del Nucleo di Valutazione della Città Metropolitana e addirittura il giorno prima degli arresti era alla convention del suo capo di gabinetto, Vito Leccese?
10) Perché rinnega ogni rapporto con Giacomo Olivieri, con il quale ha condiviso le primarie del 2014, nominando Vicesindaco una delle persone a lui più vicine?
Ecco le risposte del sindaco:
1. Il controllo analogo nei confronti dell’AMTAB non è un controllo di polizia o di natura giudiziaria. Ogni volta che sono emersi elementi con un possibile rilievo giudiziario, sono state fatte le opportune segnalazioni. In questi giorni in cui ho chiesto di verificare le attività anche dei miei predecessori, ho accertato che Michele Emiliano segnalò al Procuratore della Repubblica dell’epoca la questione dell’assunzione di parenti di esponenti della criminalità organizzata, Parisi compreso.
2. Non è assolutamente vero che io mi sia rifiutato di discutere di AMTAB, l’ho fatto in Commissione consiliare, e rispondendo più volte alle domande dei consiglieri comunali durante il Question Time.
3. Io non faccio il cane da guardia dei consiglieri di maggioranza. Alcuni consiglieri di maggioranza si saranno allontanati dall’aula, forse perché non condividevano quello che diceva il loro collega. Si tratta di una tecnica abbastanza consueta nelle assemblee elettive. Io rispetto l’autonomia dei consiglieri.
4. La relazione del presidente Persichella non solo non è mai stata secretata, ma addirittura è stata largamente citata nella Relazione finale di gestione approvata in Assemblea, anche nelle parti non condivise dal nuovo Presidente. Mi risulta che ciò sia stato fatto proprio per garantire la trasparenza.
5. Sia il presidente Vulcano, sia il presidente Persichella, sono due brave persone e due bravi professionisti. Il primo si è dimesso dopo un grande impegno per ridefinire i rapporti con le rappresentanze sindacali. Il secondo si è dimesso per motivi personali legati ad una nuova opportunità professionale. Vorrei ricordare a tutti che gestire partecipate grandi come AMTAB non è una passeggiata. È impegnativo e sfibrante e sottrae la possibilità di fare altro. Non mi stupisce che talvolta qualcuno faccia un passo indietro.
6. Le misure cautelari della procura sono recenti e con il clima di tensione politica che si è creato, la seduta monotematica si sarebbe trasformata nell’ennesima spettacolarizzazione inutile. Non credo la seduta monotematica avrebbe aggiunto niente alla discussione pubblica che si è sviluppata in città in questi giorni.
7. Dico sinceramente che non ho ritenuto opportuno fare emergere la questione della riforma dell’art. 143 TUEL (è l’articolo sulle ispezioni), per non consegnare altri motivi di polemica ad una discussione spesso rissosa tra maggioranza ed opposizione. Segnalo però che sto osservando con grandissima attenzione e da tempo il dibattito sulla legittimità di quella norma, portata addirittura all’attenzione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Norma che, proprio perché non prevede nessun diritto di difesa, sembra appartenere ad uno schema autoritario dello Stato. Guai poi se un potere così invasivo viene esercitato sulla base di input solo politici, come è accaduto nel nostro caso, che purtroppo non ha precedenti. Da presidente dell’Anci ho anche partecipato ad un incontro con i sindaci di amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose negli ultimi anni. Contemporaneamente Anci ha partecipato a diverse riunioni tecniche con il ministero dell’Interno che presentato una proposta u di modifica della norma inserita all’art. 5 nella bozza della modifica del TUEL.
8. Devo confessare che mi stavo presentando a rispondere alle domande del centrodestra durante la conferenza stampa. Poi ho pensato che tale scelta dettata dalla necessità di dare risposte immediate sarebbe stata fraintesa come un tentativo di rubare la scena. Ho preferito aspettare qualche ora per rispondere.
9. Non ho mai negato di conoscere Maria Carmen Lorusso. È vero l’ho nominata presidente del Nucleo di Valutazione della Città Metropolitana nel 2015. Incarico che è durato fino a fine 2016. Quanto alla partecipazione della Lorusso alla convention, non sapevo nemmeno fosse andata. Era un incontro pubblico. Ricordo che la consigliera Lorusso è stata candidata nella fila del centro destra nelle ultime elezioni. Con questo non voglio eludere il problema del trasformismo. L’ho già detto. Si tratta di una questione nella quale abbiamo fatto errori. Ora occorre essere più intransigenti nei confronti di questa pratica.
10. Per me parlano le querele e le azioni di danno nei confronti di Giacomo Olivieri. Nel 2014 Olivieri si candidò alle primarie del centrosinistra. Il vicesindaco della mia prima giunta aveva impiego negli apparati giudiziari, sebbene con funzioni amministrative, che mi garantiva. Olivieri, che trovai Presidente di Multiservizi, venne tra l’altro sostituito dopo qualche tempo, non appena cominciarono ad emergere anomalie nella sua gestione. E preciso che sono state perseguite tutte quelle innumerevoli anomalie, senza nessuno sconto.