Con il campionato di serie B fermo per gli impegni delle nazionali, il Bari cerca di ricaricare le batterie in vista di un rush finale di campionato quanto mai difficile e delicato.
I biancorossi scenderanno in campo nel lunedì di Pasquetta contro il Modena, per poi affrontare nell’ordine: Cremonese, Como, Pisa, Cosenza, Parma, Cittadella e Brescia. Otto sfide dalle quali ottenere i punti necessari per c’entrare l’obiettivo salvezza. Al momento, i galletti occupano il quindicesimo posto in classifica con soli due punti di vantaggio sulla zona playout. Un margine minimo e per nulla rassicurante che dovrebbe far pensare al mantenimento della categoria come unico e prioritario obiettivo in questo finale di stagione. Invece, il presidente biancorosso Luigi De Laurentiis, intervistato da una tv ligure, ha dichiarato di credere ancora nei playoff: in effetti, i quartieri nobili della classifica distano “solo” 5 punti, ma i segnali lanciati dalla squadra e il difficile calendario dovrebbero far concentrare i biancorossi solo sulla salvezza.
Intanto, per poter affrontare al meglio questo finale di campionato, la dirigenza biancorossa starebbe pensando ad un clamoroso ritorno, anzi reintegro. Vale a dire quello di Mattia Aramu, finito fuori rosa al termine del calciomercato invernale e autore di una prima parte di stagione alquanto deludente. L’ex calciatore di Genoa e Venezia ha messo insieme 13 presenze per un totale di 579 minuti giocati con la casella dei gol miseramente vuota, mentre quella degli assist è ferma a quota 1 (assist nella gara Parma Bari, unica partita giocata per intero). Per il resto solo spezzoni di gara non certo entusiasmanti con l’ultima apparizione datata 23 dicembre 2023: 15 minuti da subentrante in Bari Cosenza 0-0.
Aramu era giunto a Bari per fare la differenza, viste le indubbie qualità tecniche e le positive stagioni con la maglia del Venezia: 97 presenze e 27 reti dal 2019 al 2022, prima di trasferirsi al Genoa. Ma, come spesso accade nel mondo del calcio, l’estroso centrocampista offensivo non si è ambientato nel capoluogo pugliese venendo estromesso dall’organico da metà gennaio, dopo aver rifiutato diversi trasferimenti in club di serie B come Ternana, Cosenza e Catanzaro.
Il calciatore nativo di Cirié è tornato ad allenarsi con i compagni di squadra e potrebbe essere reintegrato ufficialmente nelle prossime ore. A fargli posto, un altro “flop” di questa sciagurata annata come Jeremy Menez, ancora alle prese con problemi fisici. Una decisione alquanto clamorosa e ‘apparentemente’ necessaria per ovviare ai problemi offensivi che affliggono il Bari da inizio torneo. Mister Iachini dovrà fare a meno di Marco Nasti, squalificato per due giornate e dell’infortunato Yayah Kallon. Tra oggi e domani il direttore sportivo Ciro Polito potrebbe trovare l’intesa con Menez per la rescissione consensuale del contratto e far posto a Mattia Aramu.
Una scelta dettata dalla disperazione e che cozza terribilmente con quello che sosteneva il Ds Ciro Polito ad inizio campionato, quando affermava che il reparto avanzato del Bari fosse completo e formato da ben 7 attaccanti. Ebbene, se ad otto gare dal termine del campionato, una squadra in lotta per la salvezza si “aggrappa” ad un calciatore messo fuori rosa e che ha ampiamente deluso, vuol dire che l’improvvisazione regna sovrana dalle parti di Strada Torrebella.
Per carità, l’auspicio è che Aramu possa regalare prestazioni superlative e dare una mano a mister Iachini. Ma il suo reintegro a fine marzo la dice lunga su quanti errori da matita blu si siano compiuti in questa maledetta stagione: una stagione nata male in virtù delle perdite di tempo e delle scelte errate della società, senza dimenticare la pochissima voglia da parte dei De Laurentiis di investire e rinforzare una squadra che aveva sfiorato la serie A.
Foto Ssc Bari