A Bari da gennaio hanno pernottato (per una media di due notti) 104mila e 600 turisti. La città continua ad essere “attrattiva” anche in periodi considerati di bassa stagione. E ad attirare i turisti, anche dall’estero, non sono solo le “orecchiette” e il buon cibo. A raccontarlo è l’assessore alle Culture, Ines Pierucci.
“Ho conosciuto personalmente dei turisti che erano a Bari per vedere la Turandot al Petruzzelli – racconta l’assessore – questo è un esempio di come siano cambiate le motivazioni che stanno spingendo le persone a visitare Bari. Molti vengono qui per eventi culturali, per la stagione del Petruzzelli o per i Simple Minds che stanno già sul tutto esaurito. E ci sono moltissimi stranieri”.
I dati delle presenze sono rassicuranti. Da gennaio a marzo sono stati registrati 213mila pernottamenti. Solo il 22 marzo erano presenti in città 1700 turisti, soprattutto di fascia media tra i 44 e i 53 anni. Con l’istituzione della tassa di soggiorno, nell’ottobre 2023, a marzo le entrate per le casse del Comune raggiungeranno il milione di euro. “Anche nei mesi di bassa stagione si registrano migliaia di presenze in città – continua Pierucci – e con la Pasqua ci attendiamo i primi grandi flussi. Noi abbiamo lavorato molto sull’offerta culturale, affinché rappresenti un attrattore, come è già avvenuto, ma ovviamente bisogna lavorare sul miglioramento dei servizi”.
E le cose da fare sono diverse. “Bisogna migliorare i trasporti – continua Pierucci – individuare forme per contrastare l’abusivismo ad esempio limitando le licenze delle strutture ricettive, come accade in altre città europee, ma lì deve intervenire la Regione. Sarebbe opportuno anche puntare di più sulla formazione degli addetti alla ricezione e al turismo. Dal punto di vista prettamente cittadino migliorerei gli stalli per i bus turistici, attualmente inesistenti e ovviamente c’è il problema dei bagni pubblici che sono carenti. Infine bisognerebbe incentivare una comunicazione turistica multilingua”.