Secondo le statistiche su meno di 400mila bambini nati ogni anno, il virus respiratorio sinciziale (RSV), ha comportato la scorsa stagione in Italia il decesso di 16 neonati, 15.000 ricoveri, 216mila casi all’attenzione medica. Programmazione e immunizzazione sono le parole chiave per mitigare il rischio, fino quasi ad annullarlo come accaduto in alcuni Paesi dove nell’ultima stagione influenzale (settembre-marzo), i sistemi sanitari hanno provveduto a varare nuovi modelli organizzativi replicabili anche in Italia.
A Roma, in Senato, è stato presentato un Manifesto dall’Alleanza per un’infanzia libera da Rsv. Ne fanno parte 5 Società scientifiche (Sip, Sin, Simri, Siti, Hta), Associazioni di pazienti e rappresentative (Federasma, Cittadinanzattiva, Forum delle associazioni familiari, Vivere Ets), Istituzioni, con il contributo di Sanofi. Obiettivo: prevenire le infezioni da Rsv e le sue complicanze nei primi mesi di vita dei bambini, complicanze che hanno un impatto economico importante sul Ssn e devastante per le famiglie.