“Inquietante vedere parlamentari centrodestra che hanno chiesto al ministro di fare ispezione a Bari, per sciogliere il Comune per mafia”. A parlare il sindaco Antonio Decaro oggi in conferenza stampa in risposta all’invio di una commissione per valutare lo scioglimento del Comune di Bari. “Il centrodestra ha fatto liste civiche dove c’erano due persone che sono state arrestate. La Ferri e la Lorusso, candidate dall’altra parte politica. Io sono sotto scorta da nove anni, io rinuncio alla scorta, non posso essere considerato un sindaco antimafia e poi il Ministero mi manda i commissari per scioglimento”.
“Olivieri l’ho cacciato dalla Multiservizi, abbiamo chiesto la restituzione di soldi. Ho consegnato 13 fascicoli in Prefettura, sono andato in questura a denunciare voti di scambio nelle mie liste. Il voto non si compra. Basta con il trasformismo – continua Decaro – avevo detto che non volevo queste persone e poi girano girano e sono tornate. In dieci anni mai cambiato assessori, non abbiamo avuto un problema giudiziario, abbiamo affidato gare per miliardi di euro, nessun problema”.
“Tommy Parisi non l’ho fatto cantare, io non sono supereroe, io ho paura per me e la mia famiglia, ma non ho mai girato la testa dall’altra parte”. Decaro ha ricordato tutte le denunce fatte durante gli anni: dalle minacce per le fornacelle abusive ai problemi nei mercati di corso Mazzini. “Noi abbiamo tolto il territorio alla mafia – ha detto ancora Decaro – è la cosa che dà più fastidio. La mafia sta a Bari ma noi non ci giriamo dall’altra parte”.
“Sono sotto scorta per i Sedicina, il giorno della candelora organizzavano la festa del capoclan, una festa abusiva al Libertà. Erano convinti di avere il diritto di chiudere la strada, di fare uscire Gesù bambino con i proventi della ricettazione. Ogni anno chiamo il questore per controllare, lì ora comanda lo Stato e il Comune non il clan”.
“Sono preoccupato per la città non per me. Non mi meraviglio di quello che accade, sembra scientifico tutto quello che sta facendo il centrodestra. Anche i nazionali. Hanno detto che vogliono prendersi la città, sembrano parole di Gomorra. Ma non si prenderanno nulla, la città è dei cittadini, è dei baresi che sudano, che lavorano, che si impegnano con onestà. C’è gente invidiosa, che vuole affossare la città. Sto ricevendo testimonianze di affetto da tante persone, io non ho voluto nessuno vicino a me, credo di avere il dovere di difendere Bari e la mia dignità. Io ho servito dieci anni con onore la città senza paura, non ho mai piegato la testa, sempre stato rispettoso delle istituzioni e tutto quello che queste persone stanno facendo alla città si ritorcerà contro. Non ho avuto paura dei boss, figuriamoci se devo avere paura dei parlamentari”.