“Investire nel benessere psicologico ha ritorni economici molto grandi pertanto il bonus rappresenta un investimento. E così come tutti i provvedimenti che riguardano lo stare bene, l’attivazione della procedura per richiedere la misura di sostegno è una risposta concreta alla sempre più crescente richiesta di sostegno psicologico”. Così il commissario straordinario dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Giuseppe Luigi Palma, in merito alla ripartenza del bonus psicologico.
Il contributo, il cui importo massimo è di 1.500 euro per persona, è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità e può essere richiesto sul portale dell’Inps da soggetti che al momento della presentazione della domanda presentano due requisiti: la residenza in Italia e un valore dell’Isee, in corso di validità non superiore a 50mila euro. Per l’invio delle domande ci sarà tempo fino al 31 maggio. Il contributo – raddoppiato rispetto al 2023, per un totale di dieci milioni di euro – è finalizzato a sostenere le spese per sessioni di psicoterapia volte a dare assistenza psicologica ai cittadini che, nel periodo della pandemia Covid e della correlata crisi economica, hanno visto accrescere le condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica.
Secondo il commissario straordinario dell’Ordine regionale il bonus è un percorso terapeutico che mira a sostenere quanti soffrono un disagio psicologico ma “è anche vero però – spiega – che non può essere l’unica risposta al disagio psicologico, che è sottile e sotterraneo, e non dobbiamo aspettare che si manifesti nelle sue patologie più estreme e si cronicizzi. È necessario prevedere investimenti nel servizio pubblico dove, ancora oggi, c’è carenza di organico specializzato”.
In questi ultimi anni sono emerse con estrema durezza tutte le fragilità dell’individuo. La sofferenza è uno spazio molto più largo del dolore e questo sentimento è trasversale a tutte la classi sociali. L’assistenza psicologica è una necessità legata ad un dato strutturale, i Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero quelle prestazioni che lo Stato è obbligato ad erogare. Secondo ultimi studi dell’Istituto superiore di Sanità, il 20% della popolazione soffre d’ansia, due milioni di adolescenti sono a rischio di dipendenza e il 14% degli over 65 soffre di depressione. “La psicoterapia – conclude Palma – non dev’essere considerata un bene di lusso e spero si continui ad andare in questa direzione”.