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L’88% dei genitori intrattiene i propri figli con smartphone

Rubrica tecnologia: Le conseguenze sui bambini dell’abuso di dispositivi digitali

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Sab, 16 Marzo 2024 - 17:28

Dati emersi da ricerche condotte dall’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, affermano che oggi oltre l’88% dei genitori intrattiene i propri figli durante il giorno con dispositivi digitali.

La presenza di smartphone e dispositivi digitali nella nostra vita è infatti sempre in aumento e i dati forniti dalla ricerca dimostrano quanto questa possa diventare una seria problematica.

Gli smartphone, ad esempio, entrano infatti nella vita dei bambini fin dalla più tenera età.

Nella fascia che va da 0-4 anni, il 54% dei genitori usa lo smartphone durante le poppate, e circa il 67% lo usa in loro presenza e dato più allarmante, circa il 33% dei bambini si lamenta o protesta perché gli adulti tolgono loro attenzione per dedicarla agli strumenti digitali.

Proseguendo con l’età però la situazione non migliora, anzi. Nella fascia di età che va da 4-9 anni, è l’88% del campione a dichiarare di intrattenere i figli durante il giorno con smartphone e simili, e il 95,7% a dichiarare di usarli in loro presenza.

Inoltre, il 42% dei genitori ammette che per l’utilizzo dei device si è ridotto il tempo di gioco all’aria aperta, che i figli si annoiano quando non li usano in casa e che hanno reazioni esagerate quando si chiede loro di disconnettersi.

Infine, nell’ultima fascia di età presa in analisi, ovvero quella dai 9-14 anni, il 98,2% dei ragazzi usa i device durante la giornata, il 42,4% mentre mangia, ben il 61,7% prima di addormentarsi, il 9,4% addirittura durante la notte. L’80,9% dichiara di annoiarsi in casa quando non li usa e il 32,4% anche fuori casa, più della metà preferisce rimanere connesso piuttosto che uscire all’aria aperta.

La verità è che l’uso sempre più eccessivo ma soprattutto precoce di dispositivi tecnologici non porta che la creazione di distanze, distanze fra figlio e genitore inizialmente ma con il tempo tra figlio e coetanei, figlio e società.

Nei primi mesi di vita, la voce dei genitori ha un ruolo emozionale, tranquillizza e da sicurezza al bambino e assume un valore essenziale nello sviluppo psico-fisico.

“È un legame d’amore, che va oltre il nutrimento fisico. Si alimenta con il contatto pelle contro pelle, con gli sguardi, le coccole, gli abbracci, la voce calma con cui si parla al neonato. Dedicarsi quindi pienamente al momento dell’allattamento, senza farsi disturbare dall’uso della tecnologia, contribuisce sicuramente a creare quell’atmosfera di calore e protezione, fondamentale per costruire con i figli un rapporto sereno, ma non paritario, fin da quando sono piccoli”, afferma Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, Presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo.

Ulteriori dati incrociati sull’uso dello smartphone, le abitudini alimentari, lo stile di vita e il benessere in generale, hanno fatto emergere che i bambini che utilizzavano maggiormente lo smartphone, tendenzialmente, si sentivano meno bene o addirittura male a livello generale, e avevano un potenziale maggiore di sviluppare disturbi fisici, tipo il dolore addominale ricorrente.

Senza demonizzare l’uso della tecnologia, occorre sottolineare che, soprattutto in tenera età, è preferibile comunicare in modo naturale, senza ricorrere ad uno schermo e favorire i momenti di intimità e di gioco, per un maggior benessere psico-fisico del bambino.

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