Sulla base della ricognizione dello stato di fatto delle concessioni demaniali in essere effettuata dalla Ripartizione Governo e Sviluppo Strategico del Territorio attraverso il SIT comunale, la giunta ha individuato gli usi associati alle diverse parti del demanio marittimo, differenziandoli in funzione della loro vocazione, degli usi pregressi, della collocazione territoriale e del rapporto con la collettività insediata.
Si tratta di un atto di programmazione territoriale che costituisce un passaggio fondamentale nel processo di valorizzazione e riuso del patrimonio costiero in una visione integrata di aree demaniali a spazi urbani retrocostieri. Il processo di recupero del waterfront urbano, che guarda contemporaneamente allo sviluppo turistico – produttivo cittadino e alla integrazione dei servizi a vantaggio della collettività, compie così un ulteriore e decisivo passo in avanti.
L’eterogeneità di funzioni associate alla fascia costiera, chiarisce la delibera, deriva dal rapporto tra il mare e la città, in alcuni frangenti negato nel corso delle trasformazioni urbane, ma riproposto con determinazione dall’Amministrazione Comunale, che ha sempre trovato nelle funzioni attribuite ad alcuni tratti demaniali un punto di forza ed un presidio per la sua conservazione. In quest’ottica particolarmente rilevante è emerso l’uso verso finalità sociali, seppur mediato dall’intervento del concessionario, di parte delle aree costiere caratterizzatesi nel tempo per l’insediamento di «servizi» destinati alla collettività.
Il provvedimento dà indirizzo perché gli uffici provvedano all’istruttoria di «capitolati di affidamento tipo», che tengano conto della specifica funzione attribuita ad ogni tratto costiero, disciplinandone gli usi ammissibili. La gestione degli spazi dovrà quindi avvenire, anche per le aree che assolvono a funzioni a prevalente valore sociale/culturale/sportivo, secondo modalità di assegnazione garantiste delle istanze di tutela e promozione di attività sportive, sociali, culturali e di ricerca a vantaggio della collettività insediata.
Allo stesso tempo i capitolati dovranno precisare, per le aree individuate a prevalente vocazione sociale/culturale/sportiva, quegli specifici requisiti soggettivi che gli interessati alle assegnazioni in concessione dovranno possedere, ferma restando la necessità di garantire negli affidamenti i principi di trasparenza, imparzialità, proporzionalità, efficienza e parità di trattamento.
La scelta è dovuta all’esigenza di garantire per il patrimonio demaniale oggetto di possibile concessione, una diversificazione degli usi per ragioni riconducibili alla condizione dei luoghi e alle potenzialità di sviluppo, alla loro vocazione ed alle connotazioni che i singoli tratti di costa hanno assunto nel corso dell’evoluzione storica della città.
“Questa delibera ci aiuterà, in sede di definizione delle procedure di assegnazione degli spazi demaniali, a salvaguardare non solo il paesaggio ma anche gli usi sedimentati di alcuni tratti di costa che hanno una specifica vocazione sociale, culturale o sportiva – spiega il sindaco Antonio Decaro -. In questo modo proviamo a valorizzare la storia delle città, le attività e i luoghi che hanno svolto un ruolo di presidio culturale e identitario senza per questo trascurare le regole nazionali ed europee che hanno oramai definito gli indirizzi per l’assegnazione in concessione degli spazi pubblici”.