I Disturbi del comportamento alimentare (Dca), dall’anoressia alla bulimia, compaiono sempre prima e si segnalano casi già all’età di 6-7 anni. Un disagio profondo e complesso le cui cause sono sia sociali sia legate al vissuto personale. E se con la pandemia si è assistito ad una esplosione di queste patologie, il numero delle diagnosi resta tuttora alto e si è ancora lontani dai livelli pre-Covid. E’ il quadro delineato dagli specialisti a pochi giorni dalla Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla contro questo tipo di disturbi, che si celebra il 15 marzo.
“Così come si sta avendo un fenomeno di long Covid – afferma all’ANSA Valeria Zanna, responsabile dell’Unità Operativa Anoressia e Disturbi Alimentari dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – allo stesso modo possiamo dire che anche sul piano psico-patologico i ragazzi non siano tornati ad una normalità pre-Covid ed i casi di Dca segnano un trend che, sia pure in flessione rispetto agli anni della pandemia, è ancora lontano dai livelli del 2019 pre-pandemia”. I Dca – come anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) – affliggono oltre 55 milioni di persone nel mondo e oltre 3 milioni in Italia: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi”.
Tante le iniziative in programma per l’edizione 2024 della Giornata del Fiocchetto Lilla: convegni, monumenti illuminati di lilla e visite gratuite. Come nel caso dei centri della rete Food For Mind presente a Cagliari ed in altre 19 città (Bari, Bergamo, Campobasso, Catania, Foggia, Genova, Jesi, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Sassari, Savona, Torino, Trieste, Varese, Mestre) che, per tutto il mese di marzo, aprono le porte permettendo ai cittadini di accedere gratuitamente ad una diagnosi corretta.