Il 15 marzo spegnerà la prima candelina. Da un anno nessuno ha pensato di rimuovere la barca a vela arenata durante un nubifragio nel 2023 e rimasta lì per 12 mesi. In un primo momento il relitto era a diversi metri dalla costa, poi pian piano il mare lo ha portato fino a riva. Dove è rimasto. Senza che nessuno si preoccupasse di toglierlo e con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza e sull’inquinamento marino. “Quella barca – racconta un residente – è l’emblema di come viene trattato questo lungomare. Abbandonato. E’ mai possibile che da un anno nessuno abbia mai pensato di rimuovere quell’imbarcazione?. Uno schifo davvero”.
A pochi metri anche un’altra imbarcazione, più piccola, è arenata sulla costa. Anche in questo caso nessuno l’ha rimossa. Le mareggiate hanno inoltre danneggiato l’intera spiaggia, ormai cancellata in alcuni punti. Persino i viali sono pieni di rifiuti e ciottoli e quindi impercorribili. I residenti attendono anche la manutenzione dei portici sotto la piastra: pieni di scritte volgari e usati come bagni pubblici. “Si sente odore di urina ed escrementi – concludono i residenti – davvero uno scempio a cui nessuno pone rimedio”. La scorsa settimana è invece ripartita la manutenzione del verde: i cespugli ai lati della pista ciclabile sono stati tutti accorciati.