Si allungano i tempi per saldare i debiti con il fisco: si passa dalle 72 rate mensili attuali ad un massimo di 120 (su un orizzonte quindi di 10 anni). Oltre i 120mila euro di debito, il contribuente che documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà avrà subito la possibilità di dilazionare il pagamento in massimo 120 rate mensili. Lo ha disposto questo pomeriggio il Consiglio dei Ministri.
Per chi “documenta” la situazione di difficoltà è previsto un minimo di rate crescente (che aumenta ogni due anni, da 85 a 97 a 109) e un massimo sempre di 120 rate; mentre per il contribuente che semplicemente “dichiara” di trovarsi in situazione di difficoltà l’aumento parte da 84 rate mensili nel 2025-26 aumentando progressivamente fino ad un massimo di 108 rate nel 2029. Sarà il Mef a valutare – monitorando gli effetti delle nuove norme sui conti pubblici – se concedere le 120 rate dal 2031. Dal 2025 poi arriva lo stralcio (il “discarico automatico”) per le cartelle non riscosse entro 5 anni.
E’ previsto anche il “discarico anticipato” nei casi di chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale o “l’assenza di beni suscettibili di poter essere aggrediti”. Fino alla prescrizione, comunque, l’ente creditore potrà gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme discaricate oppure affidarla in concessione a soggetti privati con gara pubblica, o riaffidarle all’Agenzia entrate-riscossione per 2 anni nel caso in cui si venga a conoscenza di nuovi e significati elementi reddituali del debitore. Previsto anche lo stralcio automatico delle cartelle non riscosse dopo 5 anni.
Dal prossimo anno poi, le cartelle dovranno essere notificate al creditore entro 9 mesi dall’affidamento del carico e arriva anche la possibilità di raggruppare i crediti per codice fiscale con l’effetto di avere ad esempio in un’unica cartella tasse e multe. Ne dà notizia l’Ansa.