Donne single, donne che scelgono di rinunciare al sogno di una vita per dedicarsi completamente alla famiglia. Ma anche donne che decidono di barcamenarsi tra figli e lavoro in una giornata senza fine tra impegni lavorativi e quelli di mamma. Fatti di scuola, sport e… perché no chat. Quelle per intenderci che se ti perdi un passaggio “che razza di madre sei”.
Insomma una corsa contro il tempo ma tant’è perché alternative sono poche: i nonni da non oberare, le baby sitter che costano tanto e i figli che… se non ci sei una volta “mamma, tu non ci sei mai” E via con i sensi di colpa.
Donne sotto giudizio, troppo spesso: come madri ma anche come “non madri” perché c’è anche chi sceglie legittimamente di non esserlo e non per questo meritano la “squalifica”.
Ogni anno, l’8 marzo, nella Giornata internazionale della donna, si rincorrono i luoghi comuni. Spesso la necessità di non fare “differenze” tra i sessi, però, evidenzia inevitabilmente che una differenza c’è. Eccome se c’è. Alle volte una differenza naturale. Altre volte un retaggio dei secoli scorsi. Passi avanti se ne sono fatti tanti. E non di certo per le quota rosa o per i sostantivi declinati al femminile. Da fare di concreto c’è. E tanto. Un dovere è però ricordare il punto di partenza. Per questo dare un valore alla Giornata internazionale delle donne, ha un senso. Quanto meno per portare all’attenzione una serie di criticità che non dovrebbero restare sulla carta.
L’8 marzo si celebra ovunque quella che comunemente chiamiamo festa della donna. Parlare semplicemente di festa però è riduttivo: l’8 marzo è infatti dedicato al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è meglio parlare di Giornata internazionale della donna. L’origine dell’8 marzo è stata attribuita a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise in un incendio. L’incendio del 1908 è stato però confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto nel 1911 e dove si registrarono 146 vittime, fra cui molte donne. I fatti che hanno realmente portato all’istituzione della festa della donna sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto. Sono molti gli avvenimenti che, dall’inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all’istituzione della Giornata internazionale delle donne. Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne.
I partiti socialisti si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Pochi giorni dopo, il 26 e 27 agosto 1907, si svolse invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale fu istituito l’Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin ne fu eletta segretaria. Tuttavia i socialisti erano contrari all’alleanza con le femministe borghesi, ma tra le donne non tutte erano della stessa idea. Nel febbraio 1908 la socialista Corinne Brown dichiarò sulla rivista The Socialist Woman che il Congresso non aveva “alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione”. Il 3 maggio 1908 la Brown presiedette la conferenza del Partito socialista a Chicago, che venne ribattezzata “Woman’s Day”, durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto. Alla fine del 1908 il Partito socialista americano decise di dedicare l’ultima domenica del febbraio del 1909 all’organizzazione di una manifestazione per il voto alle donne. La prima “giornata della donna” negli Stati uniti si svolse quindi il 23 febbraio 1909. Un paio di anni dopo, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste che si svolse a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910, si decise di seguire l’iniziativa americana istituendo una giornata internazionale dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. In realtà per alcuni anni negli Stati Uniti e in vari Paesi europei la giornata delle donne si è svolta in giorni diversi. Fino ad arrivare a un data condivisa. La stessa che muove il popolo delle donne, ognuna a suo modo, a dare un senso a una giornata che festa non può considerarsi ma di certo una buona occasione. Per tutte.