“Quest’anno rinuncio a tornare a Bari per le vacanze di Pasqua. I voli costano troppo”. A raccontarlo a Borderline24 una cittadina barese che ormai da anni vive in Sardegna con i suoi due figli. Una scelta difficile che, a detta di tanti “frena il tanto atteso ricongiungimento con i cari”, ma allo stesso tempo “permette di risparmiare” in questo periodo “difficile”. Dal caro prezzo dei voli, a quello della benzina, ma non solo, anche relativo al carrello della spesa. Sono tante le motivazioni che spingono alcune famiglie a non spostarsi, ma soprattutto a minimizzare le spese e gli spostamenti. Sul tema voli fa discutere il caro prezzi relativo proprio alla Sardegna. Un volo, nel periodo delle festività pasquali, anche se fatto con largo anticipo, supera i 100 euro a testa.
“Non ho potuto muovermi prima per fare i biglietti – spiega la donna – tra lavoro, il mio pieno di incertezze, e scuola, ho atteso. Ma la situazione non era tanto diversa. Un’occhiata la do sempre perché vorrei tornare più spesso a casa. Per tornare a Bari, partendo il 28 marzo e tornando intorno al 4, io, con i miei due figli minorenni, dovremmo pagare oltre 129 euro a testa. Un salasso, almeno per noi che siamo una famiglia normale con spese assurde per via degli aumenti e dei costi relativi alla vita. Una situazione che riguarda tanti. Molti da qui non torneranno dai propri cari. Prima di spendere circa 500 euro a testa, perché il costo è quello del biglietto base al quale vanno aggiunti i bagagli, seppur minimi e le spese per gli spostamenti, ma anche per vivere una “mini” vacanza, seppur a casa dei miei genitori, bisogna pensarci bene. E’ paradossale sapere che quando si ha tempo libero, finalmente, non si possono avere le opportunità per goderne tornando ad abbracciare i propri cari, quando si è deciso di vivere fuori” – conclude. Guardando i voli, i rincari maggiori riguardano soprattutto le isole, ma non sono escluse le grandi città. Nel caso della Sardegna, un volo in classe economy, senza posto a sedere già prenotato e bagaglio, sfora i 300 euro se si sceglie di partire da Milano o Bologna. Il prezzo diminuisce nel caso di città come il capoluogo pugliese, ma comunque, sommando il numero di componenti del nucleo familiare e le spese di contorno, si arriva a sfiorare i 120 euro a testa. Diversi i prezzi da altre città, come ad esempio Pisa o Firenze dove un volo per Bari, nel periodo in questione, è di circa 70 euro a testa (senza bagaglio e senza posto prenotato).
Il caro prezzi però non frena solo i rientri, tanti i Baresi che hanno scelto di non spostarsi fuori dai confini pugliesi. “Solitamente, a Pasqua, mi concedo qualche giorno fuori – spiega una cittadina – quest’anno nulla. Si punta al semplice. In realtà sono diversi anni che va così, purtroppo vivere costa e diventa sempre più difficile arrivare a fine mese. Bisogna rinunciare a qualcosa e siccome tante cose sono essenziali, si rinuncia a viaggiare. I prezzi, nei periodi festivi aumentano in maniera esagerata. Magari te la cavi prenotando prima, ma tra vitto e alloggio finisce che poi, al ritorno, devi mangiare pane e olio per almeno un mese” – conclude. “Quest’anno non faremo nulla – spiega un’altra cittadina – non solo in merito ai viaggi, ma anche in merito al pranzo. Ce ne staremo a casa e la spesa sarà fatta con largo anticipo, puntando al risparmio grazie alle offerte” – conclude.
foto freepik