La Camera ha approvato il decreto sull’organizzazione del G7 in Puglia dal 13 al 15 giugno, con base a Borgo Egnazia. Si è dato il via libera alla nomina del commissario straordinario che avrà il compito di procedere “all’urgente realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con la presidenza italiana del G7 nel 2024”
e con “lo svolgimento in Italia del vertice dei Capi di Stato e di Governo”.
Per esercitare le proprie funzioni e per realizzare le infrastrutture, il Commissario potrà avvalersi “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica” delle strutture di
amministrazioni locali ed enti territoriali e di quelle periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato, nonché, “nel limite di 100.000 euro per il 2024, delle strutture dell’ Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale e di società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato”.
Per la gestione finanziaria, finalizzata a questi interventi, il Commissario può chiedere l’apertura di un’apposita “contabilità speciale”. E si stabilisce che il suo compenso non potrà superare i 50.000 euro.
Per gli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture non si prevede il bando di gara. E questo varrà anche per gli appalti di importo superiore alle soglie di rilevanza europea. Tale eccezione è motivata dall’urgenza con la quale dovranno essere realizzate le infrastrutture. Si potrà procedere anche all’affidamento diretto. Per realizzare le varie infrastrutture si procede “in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale”, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice Antimafia, delle misure di prevenzione e dei vincoli derivanti dall’appartenenza all’Unione europea. E queste deroghe varranno anche per le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture decise dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno per realizzare gli interventi di sua competenza “per il corretto svolgimento degli eventi connessi con la presidenza italiana del G7”.
Per l’affidamento degli appalti relativi alla messa in sicurezza delle strade, sarà consentita la selezione degli operatori economici da parte del Commissario anche nell’ambito degli accordi quadro stipulati dall’ANAS. La disciplina di tali accordi (contenuta nell’art.59 del Codice dei contratti pubblici) prevede che le stazioni appaltanti possano concludere accordi quadro di durata non superiore a 4 anni, salvo casi eccezionali debitamente motivati.
E’ autorizzata la spesa di 18.050.000 euro per l’anno 2024, dei quali 50.000 per il compenso del Commissario e 18.000.000 per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e manutentivi.