Si sente spesso dire che il cane è il migliore amico dell’uomo, ma cosa accade quando la possibile ferocia di questi animali si scatena contro le persone? Uno degli argomenti più discussi nell’ambito cinofilo riguarda la presunta pericolosità di alcune razze canine. Il recente episodio di Manziana, che ha visto un uomo tragicamente sbranato da tre Rottweiler fuggiti al controllo del padrone, ha riacceso il dibattito sulla necessità di una regolamentazione più stringente.
Tuttavia, dietro questi drammatici incidenti si nasconde una verità più complessa che richiede una riflessione approfondita sulla responsabilità umana nel rapporto con gli animali. Lo spiega a Borderline24 Fabrizio Torricella, addestratore cinofilo con una lunga esperienza anche nel recupero di cani con problemi comportamentali (spesso figli di un cattivo approccio da parte dell’uomo). D’altronde ci sono sì soggetti difficili per indole o per selezioni non adeguate. Ma ci sono anche comportamenti sbagliati da parte dell’amico umano che hanno come conseguenza uno scarso controllo sui cani con le inevitabili conseguenze.
Il consiglio di Torricella è di scegliere una razza che sia più adatta all’esperienza e alla disponibilità di tempo che abbiamo. Senza mai dimenticare che ha bisogno di tempo da dedicargli. Una scelta, quindi, che non deve passare dalle mode del momento ma da una informazione corretta rispetto al tipo di cane che vivrà con noi per i prossimi anni.