Paura a Bari, a Palese, nel Municipio 5, dove alcuni giorni fa, una donna è stata vittima di un tentato stupro da parte di tre uomini. A denunciare l’accaduto è l’avvocato Krizia Colaianni, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, in particolare con l’associazione di cui è fondatrice “La forza delle donne”, che accogliendo la denuncia della donna, ha portato sotto i riflettori una questione già ampiamente dibattuta relativa a Palese: “l’assenza di controlli” e “lo stato di abbandono” in cui verte il quartiere. Ma andiamo per gradi.
Il fatto, evidenzia Colaianni “è accaduto mercoledì scorso intorno alle 17.30-18”. Vittima, una donna di 50 anni che stava passeggiando quando tre uomini hanno tentato di violentarla. È stata la presenza di alcuni passanti a rendere possibile di evitare il peggio. Alcuni cittadini infatti, non appena constatata la situazione hanno allertato le autorità permettendo così l’intervento della polizia che ha portato via i tre uomini. Questo però non rasserena i cittadini, che già in passato avevano denunciato lo stato di abbandono e gli episodi di violenza nel quartiere, alcune accadute anche durante alcune sagre.
“Ciò che mi preme evidenziare, essendo ad oggi comunque fondatrice di un’ associazione che da oltre 6 anni difende le donne vittime di violenza – ha spiegato Colanianni – è che sul V municipio veramente si sente l’abbandono e l’assenza da parte delle istituzioni. Più volte abbiamo chiesto che la caserma dei carabinieri di Santo Spirito fosse aiutata nell’integrazione di organico. Molto spesso essendo pochi i carabinieri su Santo Spirito delegano la loro attività alla polizia che deve mandare una volante. Due giorni fa è andata bene, ma è mai possibile che dobbiamo aspettare 15 minuti almeno che da Bari al V municipio (Santo Spirito o Palese che sia) arrivi una volante? Cosa possono accadere in quei 15 minuti? Bisogna per forza attendere che accada un qualcosa di irrimediabile prima di intervenire? Per non parlare della notte, anche l’unica e sola caserma di cui disponiamo è chiusa. Abbiamo bisogno di farci sentire, i Municipi di Bari sono periferie trascurate. Non abbiamo sportelli d’ascolto, non abbiamo operatori ai quali rivolgerci in queste emergenza. Io posso attivare una macchina da semplice cittadina e attivista che ho creato solo grazie al supporto delle volontarie, ma tutto il resto dov’è? La nostra sicurezza dov’è? L’orario è inoltre alquanto sintomatico 17.30-18.00 che la violenza è sempre dietro l’angolo e non possiamo voltarci dall’altra parte” – ha concluso.
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