All’indomani dell’inchiesta della Dda di Bari, il candidato sindaco per il centrosinistra Michele Laforgia ha incontrato i giornalisti e ha fatto il punto in merito alle prossime “unitarie” che decideranno chi tra Leccese e il penalista, rappresenterà il centrosinistra ai seggi elettorali. “Quando – ha sottolineato – ho detto che eravamo disponibili a consultazioni che abbiamo definito unitarie, e non primarie, non abbiamo fatto un gioco di parole come qualcuno ha ingenerosamente detto. Né ci siamo decisi tardi. Abbiamo pensato a una forma di consultazione della base realmente innovativa rispetto al passato”.
Laforgia ha chiarito che “non intendiamo riprodurre i meccanismi delle primarie degli ultimi vent’anni perché sono vecchie e la tecnologia è andata avanti”, ma anche perché “contrariamente a quello che si continua a dire contro i fatti, non tutto nelle primarie del centrosinistra negli ultimi anni, a Bari e non solo, è andato liscio”. “Abbiamo avuto problemi – ha detto – e basta scorrere la rassegna stampa del 2014 per rendersene conto”. Laforgia ha spiegato che “proporremo al tavolo tecnico, che si riunisce da oggi, una forma diversa di consultazione che chiamiamo unitarie perché nel nome ci deve essere un segno di discontinuità. La proposta la porteremo al tavolo, ma noi non abbiamo alcuna intenzione di riproporre gli errori del passato, che hanno commesso il centrosinistra e il centrodestra”.