Rimuovere i fibromi uterini, ovvero i tumori benigni femminili più frequenti, attraverso una procedura con microonde, senza bisturi, permettendo alle pazienti di tornare a casa qualche ora dopo intervento. L’innovativa procedura di miolisi ecoguidata con radiofrequenza e microonde è stata eseguita per la prima volta nel sud Italia al Policlinico di Bari, nell’ambito di una giornata di studio organizzata in collaborazione con l’unità operativa di Fisiopatologia della riproduzione umana e P.M.A. della Asl Ba. In sala operatoria il prof. Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale universitario barese, il prof. Amerigo Vitagliano, il prof Giuseppe D’Amato e il dott. Antonio Stanziano della Asl Ba, hanno collaborato con il dott. Alessandro Fasciani, responsabile della S.S. di day surgery ginecologico dell’ Ospedale Evangelico Internazionale di Genova, che ha introdotto per primo in Italia questa tecnica innovativa, per curare i fibromi uterini e i sintomi associati.
La miolisi ecoguidata offre numerosi vantaggi significativi rispetto alla chirurgia tradizionale. Innanzitutto, consente di trattare i fibromi uterini e i sintomi ad essi associati, come sanguinamento uterino, dolore pelvico, infertilità e poliabortività, senza lasciare alcuna cicatrice. Inoltre, le pazienti sottoposte a questa procedura non richiedono un ricovero ordinario di 2-3 giorni (come accade per la chirurgia laparoscopica o laparotomica), ma possono essere trattate con un semplice day surgery e tornare a casa qualche ora dopo l’intervento. Questo grazie ad una minore invasività chirurgica. Un altro aspetto fondamentale di questa innovativa procedura è la possibilità di conservare l’utero anche nei casi in cui normalmente sarebbe considerata necessaria un’isterectomia. Ciò riduce il rischio di complicanze chirurgiche e sposa il desiderio sempre più frequente delle donne di preservare l’ integrità del proprio apparato riproduttivo.