Il sindaco Antonio Decaro interviene in diretta Facebook sugli arresti e l’inchiesta che ha svelato i meccanismi di collegamento tra la mafia e una certa politica. “Quello che è successo ieri è la storia di una giornata positiva perché grazie all’azione della Magistratura e delle forze dell’ordine ci siamo liberati di un problema che viviamo in città. La consigliera era stata una delle avversarie più feroci della campagna elettorale contro di me, ma poi è passata in maggioranza e ha votato delibere della maggioranza, non ha mai partecipato a processi decisionali dell’amministrazione ma votava le delibere”.
“E contemporaneamente non posso credere che quella pratica di acquistare i voti non fosse praticata dalla mia parte politica. Oggi sono andato a recuperare il verbale sempre del 2019 quando accompagnai una persona in questura che a maggio di quell’anno aveva ricevuto proposte di compravendita di voti per una lista collegata a me. E’ una cosa sulle quali dobbiamo alzare le difese e lo dobbiamo fare tutti insieme perché comprare il voto è come dare il calcio in bocca alla democrazia, comprare il voto dalla criminalità è come mettere un cappio al collo perché chiedono qualcosa in cambio”.
“La criminalità organizzata va sfidata, togliendo le risorse, togliendo il territorio, togliere le nuove leve – continua Decaro – Dobbiamo alzare le barriere e creare nuovi anticorpi. La politica deve stare attenta alle persone che candida e che mette nelle liste. Bari non è più la città degli anni Novanta quando era nelle mani della criminalità organizzata”. Ed infine Decaro si rivolge a Gasparri che ha ipotizzato lo scioglimento del Comune.
“Che dobbiamo sciogliere? Il Consiglio comunale e l’amministrazione è fatta di persone per bene. Basta con lo sciacallaggio politico. Non permetto a nessuno di prendersela con la città di Bari”.