Sono più di mille, tra donne e uomini della polizia di Stato, gli agenti impegnati, dalle prime luci dell’alba, a Bari e nell’area metropolitana, a dare esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, e a ingenti sequestri di natura patrimoniale, nei confronti di 130 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsioni, porto e detenzioni di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti, frode in competizioni sportive, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Il colpo, a Japigia, ha visto anche l’arresto di Tommy Parisi, finito in carcere. È stato possibile documentare l’ingerenza elettorale politico–mafiosa, in particolare di consorterie criminali di stampo mafioso, nelle consultazioni amministrative per le elezione comunali di Bari del 26 maggio 2019. Tra gli arrestati c’è anche Giacomo Olivieri, finito in carcere, già consigliere regionale della regione Puglia e marito della consigliera comunale di Bari Mary Lorusso, ai domiciliari con il padre Vito Lorusso. Tra gli arresti anche componenti del clan di Japigia.
Misure cautelari anche per Tommy Parisi, cantante neomelodico e figlio del boss di Japigia Savinuccio; per i capoclan Savino Parisi ed Eugenio Palermiti, il figlio Giovanni, il nipote Antonino e il genero Filippo Mineccia.
Maria Carmen Lorusso nel 2019 è stata eletta al Comune con la lista Di Rella sindaco, a sostegno del candidato di centrodestra, per poi passare a Sud al centro.
Stando alle ipotesi della Direzione distrettuale antimafia, Olivieri avrebbe svolto il ruolo di “procacciatore di voti” per conto della moglie, rivolgendosi “a soggetti mafiosi o comunque intranei alle organizzazioni mafiose”,