Le squadre meridionali vantano sempre tifoserie particolarmente focose e legate alla loro tradizione. Al Sud, in effetti, è molto più raro che nella stessa città siano presenti due club di notevole spessore e di conseguenza il folklore unisce più facilmente un intero popolo. Per quanto riguarda la Puglia e nello specifico il Salento, oggi è il Lecce a rappresentare la propria terra sui principali palcoscenici del calcio italiano. I giallorossi avevano cominciato alla grande questo campionato, mettendo comunque in cascina punti utilissimi per la classifica. Il Lecce ha subito la prima sconfitta solo alla sesta giornata contro la Juventus e in seguito il rendimento si è rivelato molto più altalenante. Il sogno di raggiungere le coppe europee è rimasto dunque una chimera. Il 2024 è iniziato sotto la peggiore stella e il mese di gennaio ha fruttato un pareggio e 3 sconfitte. Nonostante gli sforzi profusi sul mercato, i Lupi si ritrovano a lottare per l’ennesima volta per la salvezza.
Diverse erano state infatti le operazioni condotte soprattutto nella finestra estiva di calciomercato. La difesa si era rinforzata con l’arrivo di Lorenzo Venuti, svincolatosi dopo l’esperienza alla Fiorentina, mentre dall’Istanbul Basaksehir è stato prestito in prestito Ahmed Touba. A centrocampo si erano aggiunti Pontus Almqvist in prestito dal Rostov e, a titolo definitivo, Mohamed Kaba dal Valenciennes, Hamza Rafia dal Pescara e Ylber Ramadani dall’Aberdeen. In attacco, infine, le scelte del direttore sportivo Pantaleo Corvino erano cadute su Nikola Krstović, acquistato dal DAC Dunajská Streda, e su Roberto Piccoli, al momento solo in prestito dall’Atalanta con diritto di riscatto fissato a 12 milioni e di controriscatto a 15.
Giuseppe Pezzella e Samuel Umtiti erano giunti invece al termine dei rispettivi prestiti e di conseguenza hanno dovuto lasciare il Lecce: il primo è andato all’Empoli, mentre il secondo al Lilla. Via tra i tanti anche Morten Hjulmand, ceduto allo Sporting Lisbona, e Assan Ceesay, finito al Damac. Nel complesso, i giallorossi hanno investito sui 22 milioni di euro nelle operazioni in entrata di quest’estate, registrando entrate per 23 milioni. Ben 18 milioni sono arrivati dalla sola vendita di Hjulmand. Come se non bastasse, approfittando del mercato degli svincolati i salentini si sono potuti aggiudicare anche Nicola Sansone, reduce da 5 anni al Bologna.
I movimenti di gennaio sono stati però più contingentati. I vari Zinedin Smajlovic, Marcin Listkowski e Henri Salomaa sono stati mandati in prestito al Lecco e Giacomo Faticanti alla Ternana, mentre in entrata si è parlato soprattutto dell’arrivo di Santiago Perotti, ala destra proveniente dal Colon, pagata 1,2 milioni di euro. Meno altisonanti sono i nomi di Ben Basaric, preso dal Vasalund, e Jesse Dempsey, prelevato dall’University College Dublin. A salutare, invece, è stato l’ormai ex capitano Gabriel Strefezza, finito al Como per 5 milioni.
Oggi le ambizioni del Lecce sono evidentemente ridotte. Non ci sono i mezzi per pensare a qualcosa di più della salvezza e anche scorrendo le scommesse della Serie A ci si rende conto che i giallorossi godono di poco credito presso gli addetti ai lavori, che però indicano altre squadre tra le principali candidate alla retrocessione. Molto probabilmente Corvino stupirà ancora la piazza con una serie di altri colpi interessanti nella prossima estate, al fine di alzare una volta per tutte l’asticella. Nel frattempo, il Lecce si deve limitare a sopravvivere.