Carla Tedesco, ex assessore all’urbanistica non usa mezzi termini per dire la sua in merito al così detto ‘nodo verde’ il progetto che rivoluzionerà la zona della stazione e che sarà realizzato dall’associazione temporanea di imprese composta dalla azienda campana Fadep e dal gruppo monopolitano Manelli, gli unici a presentare un’offerta.
Il progetto, di un valore di 150 milioni di euro e finanziato in parte con i fondi del Pnrr, non convince la Tedesco ed è presto spiegato:
“Il cosiddetto nodo verde è una galleria ferroviaria con il tetto verde non è un parco. Un parco si crea tutelando il suolo dall’urbanizzazione, che è cosa diversa da creare un tetto verde su un edificio. Perché si continua a richiamare Central Park? La creazione di Central Park deriva dalla scelta di sottrarre suolo all’edificazione in un momento di forte espansione della città. Non c’è bisogno di conoscere la storia dell’urbanistica, basta andare oltre le immagini e ragionare un pochino. Chiamiamolo grande tetto verde sulla stazione di Bari, non parco, non Central Park. Ciò chiarito, restano aperti tutti gli interrogativi.
E’ una connessione? Chi salirà sul tetto per andare dall’altra parte della città? Quanto costerà la manutenzione e la gestione del parco? Come altro potevano essere spesi quei 150 milioni di euro…150 milioni di euro…?”.