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Ecomafie, Puglia al secondo posto in Italia per reati ambientali

La denuncia della Coldiretti

Pubblicato da: redazione | Mar, 20 Febbraio 2024 - 10:09

Lo smaltimento illegale dei rifiuti è una delle principali attività delle ecomafie, con la Puglia che è al secondo posto per reati ambientali a causa dello sversamento nelle campagne di rifiuti di ogni genere, spesso anche tombati e incendiati. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, secondo i dati del rapporto di Legambiente del 2023, in riferimento alla recrudescenza del fenomeno dello sversamento dei rifiuti nelle campagne del foggiano, ma anche nelle altre province della Puglia.

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In provincia di Foggia i campi sono in balia delle ecomafie, con lo sversamento di rifiuti di ogni genere nei campi – insiste Coldiretti Puglia – anche provenienti da regioni limitrofe, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile, ad Andria nella BAT rifiuti di ogni genere vengono abbandonati negli oliveti arrecando un danno all’ambiente e all’immagine di rilievo, in provincia di Brindisi si moltiplicano le segnalazioni dello scarico notturno di rifiuti nei campi, compreso Eternit e copertoni.

Al danno si aggiunge la beffa – incalza Coldiretti Puglia – con le aree rurali utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, dove al contempo gli imprenditori agricoli sono chiamati a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non riescono a dimostrare di non averli prodotti.

Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere – aggiunge Coldiretti Puglia – non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, da immondizia a plastica, da elettrodomestici fino a lamine di amianto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile.

Di fronte alle emergenze che si rincorrono – continua la Coldiretti regionale – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite. Sul piano strutturale – conclude la Coldiretti Puglia – occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l’autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.

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