GIOVEDì, 21 NOVEMBRE 2024
77,403 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,403 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, all’Anche Cinema “Ghost Detainee – Il caso Abu Omar”

Appuntamento a mercoledì 21 febbraio

Pubblicato da: redazione | Lun, 19 Febbraio 2024 - 19:36

Mercoledì 21 febbraio, alle ore 21, all’Anche Cinema di Bari si terrà la presentazione di “Ghost Detainee – Il caso Abu Omar”, documentario scritto e diretto da Flavia Triggiani e Marina Loi con la collaborazione del giornalista Luca Fazzo che porta sul grande schermo la vicenda giudiziaria relativa al rapimento nel 2003 dell’imam milanese Abu Omar, primo caso al mondo in cui un sequestro di Stato operato dalla CIA finisce al centro di un’indagine della magistratura di un Paese alleato. All’evento prenderà parte la regista, originaria di Bari.

Distribuito da ILBE, che lo ha anche prodotto in collaborazione con In Bloom, Flair Media Production e La 7, il documentario ripercorre il rapimento attraverso interviste esclusive, collezionate tra Italia, Stati Uniti ed Egitto: si raccontano davanti alle telecamere lo stesso Abu Omar, sua moglie Nabila Ghali, il Pubblico Ministero Armando Spataro, che ha seguito l’intera inchiesta, i giornalisti Mattew Cole della NBC News e Sebastian Rotella del Los Angeles Time, voci autorevoli a livello internazionale, ma soprattutto esporrà per la prima volta la propria versione Niccolò Pollari, all’epoca dei fatti capo dei servizi segreti italiani.

“Questa storia ha anche mostrato alcuni aspetti dell’operato degli agenti della CIA. Gli uomini dell’intelligence americana hanno commesso molti errori. Si tratta di incompetenza o della assoluta certezza che sarebbero stati protetti? Fino a quel momento La Cia aveva operato indisturbata in Europa. Infatti è stato un caso unico al mondo che sia stata messa sotto accusa dalla giustizia italiana.” commenta Flavia Triggiani. Aggiunge l’altra co-regista Marina Loi: “Anche grazie a questa vicenda è venuto alla luce quanto accaduto a molti sospetti terroristi in quegli anni di caccia all’uomo. Dall’attacco alle Torri Gemelle che ha sconvolto il mondo occidentale, gli Stati Uniti hanno reagito pesantemente, scatenando una guerra. Allo stesso tempo però, contemporaneamente e di nascosto, si combatteva una “guerra alle spie”, fatta di rapimenti e torture a terroristi e presunti terroristi, alcuni dei quali, peraltro, sono risultati innocenti”.

“Con Ghost Detainee prosegue l’impegno di ILBE nella produzione di documentari di alto livello, destinati a un pubblico informato” dichiara infine Andrea Iervolino, CEO del Gruppo ILBE. “Dopo il successo de Le Mura di Bergamo, presentato in concorso al 73. Festival Internazionale del Cinema di Berlino e vincitore del Premio Miglior Documentario Italiano DPA al Torino Film Festival, ci siamo lanciati in questa nuova avventura, in cui crediamo moltissimo. Questa è una pellicola che fa luce su una storia controversa e che siamo certi saprà stimolare riflessioni e dibattiti”.
L’intero documentario si articola infatti intorno a un “dilemma universale”: fin dove può spingersi uno stato democratico? Dove si può arrivare in nome della “ragion di Stato”?

Terrorismo, spionaggio e segreti di Stato. Questi gli elementi principali di una vicenda controversa e dibattuta che non lascia indifferenti e che pone ancora tantissimi dubbi. Un mistero rimasto irrisolto, venti lunghi anni di zone d’ombra che ancora non sono state completamente portate alla luce. E sarà proprio Abu Omar, imam della moschea milanese di via Quaranta rapito dalla CIA a Milano nel 2003, a raccontare in esclusiva per la prima volta la sua versione contrapposta ai tanti protagonisti della vicenda, come il generale Nicolò Pollari, capo all’epoca dei servizi segreti militari e il pm Armando Spataro. Anche loro per la prima volta esporranno la loro versione dei fatti. Da chi venne deciso di rapire Abu Omar, realizzando in nome della lotta al terrorismo una operazione illegale sul territorio italiano? Perché l’imam doveva sparire dalla circolazione? I servizi segreti italiani erano stati informati dalla CIA di quanto stava per accadere? Il governo italiano era al corrente? Quali aiuti ottennero a Milano i servizi segreti americani?

A distanza di vent’anni dalla campagna di “rendition”, i sequestri dei presunti terroristi da parte degli 007 americani, il rapimento di Abu Omar rimane un caso che solleva interrogativi ancora attuali: fin dove è lecito spingersi nella lotta al terrorismo? La “ragion di Stato” può portare a chiudere gli occhi davanti a violazioni della legge? La vicenda giudiziaria relativa al rapimento dell’imam Abu Omar, unico caso al mondo di sequestro di Stato finito al centro di una indagine della magistratura, possiede colpi di scena degni di un thriller internazionale. Nel documentario i principali protagonisti terranno le fila del discorso attraverso le loro “verità” e faranno luce sulle tante domande che ancora aleggiano sul caso.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Nuove stazioni delle Sud Est, al...

Sono partiti i lavori per trasformare venti stazioni del network FSE...
- 21 Novembre 2024

Le eccellenze italiane a Madrid, c’è...

L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto rinnova l’impegno per la Settimana della...
- 21 Novembre 2024

In auto una botola di acciaio...

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, a seguito di un...
- 21 Novembre 2024

Benetton di Bari a rischio chiusura:...

“Le promozioni continuano all’interno”. Il cartello esposto a Palazzo Mincuzzi e...
- 21 Novembre 2024