Due detenuti sono evasi nel primo pomeriggio dal carcere di Trani. Si tratta di due cittadini migranti di circa 30 anni, accusati di reati contro il patrimonio e la persona. I due erano nell’area passeggio del reparto accoglienza e hanno hanno scavalcato il muro di cinta posteriore alla struttura. Si sono poi dispersi nelle campagne circostanti. Sono in corso le ricerche da parte delle forze dell’ordine. L’ultima evasione dalla casa circondariale di Trani risale all’agosto 2021 quando a fuggire furono Daniele Arciuli e Giuseppe De Noya: il primo fu arrestato dopo due mesi, l’altro si costituì pochi giorni dopo.
“Dire lo avevamo detto è scontato. Da tempo denunciamo la grave situazione del carcere di Trani dove la carenza di poliziotti è cronica e questo comporta spiacevoli episodi come quello accaduto nel pomeriggio di oggi. La situazione è insostenibile”. Lo dice all’ANSA Federico Pilagatti, segretario del Sappe il sindacato della polizia penitenziaria, a proposito dell’evasione dal carcere di Trani di due detenuti. “Mancano 60 agenti e i poliziotti in servizio spesso fanno più cose in contemporanea – aggiunge – come accaduto oggi quando l’agente nello stesso momento doveva gestire il reparto accoglienza, l’ingresso e un’altra postazione”. “Tre anni fa, altri due reclusi riuscirono a fuggire sempre nello stesso modo: scavalcando il muro si cinta per fuggire nelle campagne limitrofe l’istituto di pena”, continua Pilagatti e conclude: “Da allora nulla è stata fatto”.
Intanto le forze dell’ordine hanno diffuso le foto dei ricercati e hanno invitato i cittadini a collaborare.