Dai medici in corsia sino a 72 anni al taglio dell’Irpef. Sono solo alcune delle norme approvate dal decreto Milleproroghe che di fatto proroga sino a gennaio 2025 alcune norme, tra queste le agevolazioni e le semplificazioni fiscali per il terzo settore che diversamente si sarebbero esaurite a luglio. Ma non solo. Il decreto prevede anche alle aziende del Ssn di tenere in servizio, sino a dicembre 2025, dirigenti medici e sanitari oltre l’età pensionabile.
Quest’ultimo emendamento è stato fortemente voluto da FdI per consentire al paese di far fronte alle esigenze di formazione e tutoraggio del personale assunto fronteggiando così la carenza di personale che sta piegando il settore. Secondo il decreto dunque, chi è andato in pensione dal settembre 2023, potrà essere riammesso in servizio. Dirigenti medici, sanitari e docenti universitari non potranno però mantenere o assumere incarichi dirigenziali apicali. Inoltre, nel decreto è previsto anche il rinvio delle multe ai cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi e il taglio dell’Irpef agricola.
Per quanto riguarda la multa per chi ha violato l’obbligo di vaccinazione, la proroga è di sei mesi, ovvero fino al 31 dicembre. Per quanto riguarda il taglio dell’Irpef agricola la validità è per due anni. Con il decreto si esentano i redditi agrari e dominicali sino a 10mila euro con una riduzione del 50% da pagare per quelli compresi tra i 10mila e 15mila euro.
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