Una delegazione di agricoltori arrivati a Bari, da Brindisi, a bordo di circa 70 trattori, è stata ricevuta nel palazzo della presidenza della Regione Puglia. “Siamo qui perché l’agricoltura non viene considerata, se non da chi ci lavora. Gli aumenti di gasolio, di elettricità e dei costi di produzione ci stanno mettendo in ginocchio. Molti di noi non arrivano a fine mese, e le istituzioni ci ignorano”, ha dichiarato Stefano Macchia, uno degli agricoltori partito con il suo trattore, all’alba, da Brindisi.
“La manifestazione, che ha visto la partecipazione – ha aggiunto Macchia -.anche di agricoltori della provincia di Bari e di Foggia, rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale ed europea contro le politiche comunitarie nel settore. Le normative europee mettono a rischio tutto il nostro lavoro, i prodotti agricoli italiani sono i migliori ma il made in Italy rischia di sparire”. “La concorrenza estera – ha osservato ancora l’agricoltore – ci distrugge, in altri Paesi si utilizza una manodopera a bassissimo costo e bassi sono anche i prezzi dei prodotti. L’Europa ci sta togliendo la possibilità di fare il nostro lavoro con dignità “.
Dalla Regione Puglia e dalle istituzioni, in questi mesi, per Macchia non sono arrivate vere soluzioni ai problemi dell’agricoltura ma “solo contentini: per l’espianto e il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella sono state aiutate solo 256 aziende sulle oltre 8mila che hanno fatto domanda, alle altre non è stato riconosciuto nulla”. (foto repertorio)