Lo hanno chiamato Nicolao. Questo il nome scelto dagli studenti del liceo scientifico Scacchi. Un Robot umanoide, cioè bipede, autonomo e programmabile, acquistato con i fondi PNRR, con caratteristiche fisiche di un bambino (è alto 58 cm) funzionali all’approccio da parte di un qualsiasi utilizzatore. È pensato per interagire con gli esseri umani e, per questo motivo, la sua valenza didattica è molteplice. La programmabilità è di tipo visuale, cioè a dire, non è necessario che gli studenti conoscano un linguaggio di programmazione specifico poiché è programmabile attraverso le icone visive, indicative dell’azione da voler programmare o del lessico da voler implementare. Il piccolo NICOLAO può essere quindi reso effettivamente interattivo. Gli studenti creano/programmano data base di risposte calcolate e calibrate al contesto in robot deve interagire per avere un interlocutore attivo capace di scegliere tra il repertorio di risposte quella più adatta alla richiesta avanzata. Questa modalità di programmazione favorisce il lavorare insieme, per gruppi, facilita la comprensione di concetti complessi, avvicinando in modo simpatico ma competente gli studenti al coding e alla robotica.
“Questa modalità – spiega a Borderline24 la dirigente scolastica, Chiara Conte – può coinvolgere tutti gli studenti. Ognuno con il proprio talento. Ognuno seguendo il proprio stile. L’obiettivo è proprio questo: valorizzare lo stile di ciascuno e accompagnare ognuno di loro allo stesso obiettivo rispettando tempi e propensioni di ciascuno”.