“Quando ho varcato per la prima volta la soglia del Comune di Bari, avevo 22 anni, moltissimi capelli e le gambe che mi tremavano. Ma dentro, una passione incrollabile: quella di un ragazzo che voleva a tutti i costi battersi per i diritti, per l’ambiente, per la pace, per una città con meno diseguaglianze e più giustizia sociale. Ricordo bene quel giorno del 1985. Da allora sono stato consigliere comunale, ho fatto l’assessore, il parlamentare, per poi ricoprire ruoli più tecnici, affiancando i sindaci che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Li ho ascoltati, sempre, e sempre ho provato con tutto me stesso ad aiutarli e supportarli e sopportarli anche , per il bene della città”. Parla per la prima volta sui social, dopo la sua designazione da parte dell’assemblea del Pd a candidato sindaco, Vito Leccese.
“L’ho fatto restando nella stanza di fianco, evitando spesso la luce dei riflettori mediatici. Un po’ per carattere, un po’ perché sono convinto che certi compiti richiedano il dovere dell’umiltà e dell’operoso silenzio – spiega Leccese – Anche da qui, però, ho provato a praticare il dialogo, da sempre, con tutti. Ho provato a coltivare lo spirito di squadra come farò della mia azione politica e amministrativa. Perché credo fermamente che anche il migliore dei sindaci, senza un’ottima squadra al suo fianco, sia destinato a fallire. Una squadra. Ecco, è quella che vorrei intorno a me da oggi, mentre con emozione e immensa gratitudine mi metto a disposizione della comunità politica che mi ha indicato come candidato sindaco. Una squadra che vada oltre i personalismi, che sappia unire, collaborare, per crescere. Per vincere. Esco dunque da quella stanza di fianco, da quel silenzio, per tornare alla luce dei riflettori. E come in quel giorno di quasi quarant’anni fa, sento le mie gambe tremare”.
“Ma sento anche scorrermi nelle vene la stessa identica, sincera passione. E questa passione è l’unica promessa che posso farvi, l’unica garanzia che posso darvi, oggi, mentre vi chiedo di accompagnarmi in questo cammino. Un cammino che sapremo affrontare solo se saremo tutti insieme, uniti, dalla stessa parte, per far crescere e migliorare ancora la città in cui siamo nati, la città in cui viviamo. Ora è tempo di camminare, di immaginare il futuro, di scrivere un’altra pagina di questa storia. Io ci sono. Spero anche voi”, conclude.