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De Laurentiis: “Nessuno interessato al Bari. Non abbiamo smantellato”

Conferenza fiume del presidente del Bari che si è soffermato anche sulle polemiche degli ultimi giorni

Pubblicato da: Nicola Lucarelli | Ven, 9 Febbraio 2024 - 14:34

C’era anche il presidente del Bari Luigi De Laurentiis, alla presentazione del nuovo tecnico del Bari, Beppe Iachini. Il numero 1 della società biancorossa ha chiarito i motivi della sua partecipazione alla conferenza: “Sono qui per dare un segnale di presenza che manca da un po’ di tempo. Visto anche il momento che stiamo attraversando, era difficile metterci la faccia come ho sempre fatto. Non è un momento facile per tante situazioni che si sono andate a creare: vorrei partire da quella finale contro il Cagliari, perché, a mio avviso, non è stato compreso sino in fondo quante difficoltà abbia creato alla squadra e al tecnico Mignani che abbiamo confermato anche perché abbiamo creduto alla sua volontà di continuare. Ero rimasto scottato dalla mancata riconferma di Vivarini e non volevo ripetere lo stesso errore”.

“Per quanto concerne le cessioni di Caprile, Cheddira e Folorunsho – ha proseguito – giusto sottolineare che, dopo una stagione così roboante da parte loro, si era creata una febbre da serie A, cioè i calciatori in questione volevano realizzare il loro sogno di giocare nella massima serie. Sarebbe stato impossibile trattenerli. Qui si parla di un Bari che ha “smantellato” ma non è così: abbiamo solo soddisfatto il loro desiderio di giocare in serie A. Troppi prestiti? Il Frosinone è andato in serie A in questa maniera. Ma posso garantire che abbiamo investito anche quest’anno. Senza dimenticarci che, se quel tiro di Folorunsho fosse entrato in rete, saremmo andati in serie A grazie ad un calciatore del Napoli. Siamo tornati sul mercato e sono arrivati nomi importanti per ripartire. Poi sono giunti gli infortuni e, soprattutto, abbiamo capito che Mignani era ancora afflitto dall’aver perso quella finale, così abbiamo scelto di esonerarlo. In quel momento così difficile, è arrivato Marino ma si è fatto male anche Maiello. Mi è stato rimproverato d’aver sbagliato nel dichiarare che avremmo “aggredito” il mercato di gennaio: in realtà siamo riusciti a portare a casa 4 calciatori, di cui 3 vengono dalla serie A con sacrifici importanti. Abbiamo fatto anche delle scelte sbagliate e diversi errori, ma è anche umano sbagliare. A riprova che sono un presidente che non molla mai, insieme a Polito, siamo andati alla ricerca del miglior allenatore possibile per questa categoria, un allenatore con gli attributi e sul quale abbiamo investito tanto perché vogliamo continuare a costruire e programmare: non ci arrendiamo”.

Luigi De Laurentiis si è anche soffermato sulle ultime vicende che hanno riguardato le esternazioni del papà Aurelio e le voci su una probabile cessione del club: “Mi dispiace che si siano create delle situazioni che distraggono da quella che è la ‘mission’ di questa società, vale a dire vincere le partite e ottenere risultati importanti. Bisogna andare oltre le dichiarazioni e i fraintendimenti, ma pensare ad una società che ha sempre investito sin dalla lontana serie D. Non fa piacere a nessuno ricevere insulti e fischi, ma ho le spalle larghe. Vorrei che la tifoseria si concentrasse sul sostegno alla squadra, perché i nostri tifosi sono importanti. Questa situazione non alimenta nessuna voglia di cedere la società: amo questa piazza perché ci ho investito tante risorse, levando anche del tempo alla mia famiglia e al lavoro nel cinema. Ci sono due società nello stesso gruppo, ma due amministratori unici che gestiscono separatamente le due realtà e in maniera indipendente. Anche per questo mi sono dissociato dalle parole di mio padre che, in seguito, ha capito d’essere stato frainteso e si è scusato. Per fortuna il Bari è un franchise sportivo di prima classe che non ha debiti: sono poche le società italiane in vendita che hanno lo stesso “appeal” del Bari. Se un bel giorno arriverà un fondo con avrà la vera volontà di investire, allora la società verrà ceduta. Leggo di cordate interessate? Ma dove stanno?”.

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