Ci sono elettrodomestici, residui di cantieri edili, bustoni pieni di indifferenziata, ma anche piante e carcasse di auto. Siamo nel Municipio 5, in particolare a Palese, in via Lepore, stradina di campagna che collega direttamente a via Gabriele D’Annunzio, arteria che conduce all’aeroporto, ma anche ad altre zone della città. Qui, evidenziano i residenti “ogni giorno aumentano i rifiuti a bordo strada tanto che a volte è anche difficile percorrerla in auto”.
“Sappiamo bene che la nostra non è l’unica strada interessata da queste problematiche, gli incivili sono ovunque – spiega un residente – ma ci auguriamo che i responsabili vengano multati perché è davvero uno scempio. Sia a bordo strada, sia passeggiando più internamente, lo spettacolo è raccapricciante. Come se non bastasse, qualcuno ha anche deciso di appiccare un fuoco incendiando i frigoriferi, uno dei quali, molto probabilmente di qualche bar o attività della zona, lasciato pochi giorni fa nel bel mezzo della strada (foto in basso). Succede spesso. L’aria a volte è irrespirabile” – conclude. Alla problematica, tempo fa, si era pensato di trovare soluzione chiedendo ai proprietari di delimitare le zone. Non tutti però sono favorevoli.
“Preferiamo di no – spiega una residente – abbiamo scelto di vivere qui proprio perché c’è ancora natura intorno. La zona è spesso utilizzata per passeggiare, ci passa chi corre, ma anche ciclisti e chi porta a spasso il cane. Ogni tanto si vedono ragazzini giocare nella campagna ed è bello così, fin quando i proprietari dei terreni sono favorevoli ovviamente. Al massimo, più che delimitare quelle zone, forse sarebbe più utile chiudere la strada alle auto, rendendo privata la strada, ma permettendo comunque a chi passeggia a piedi o in bici di transitare. In questo modo, almeno, visto che non siamo sicuri i responsabili saranno trovati, si riuscirebbe ad arginare il fenomeno dei grossi rifiuti. Altrimenti chiediamo più controlli. Questa strada – spiega infine – è molto buia e isolata. Di sera, ma anche in altre ore della giornata, chiunque, ha carta libera. Noi siamo stanchi, non se ne può più” – conclude.